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«I care your children»: 20esima edizione e importante traguardo per il campo CRI
VARALLO – Si è chiusa nelle scorse settimane la ventesima edizione di I Care Your Children, il bellissimo progetto della Croce Rossa che nel tempo di strada ne ha fatta tanta: prima a Scopello, con dieci bambini e una attrezzatura dimensionata, poi a Scopa con numeri man mano crescenti e infine, ormai da diversi anni, Varallo, zona campo sportivo di Roccapietra.
«I care your children»: 20esima edizione e importante traguardo per il campo CRI
In due settimane i volontari CRI hanno ospitato 101 bambini in totale divisi in due gruppi sui 15 giorni di durata del campo. Peraltro, basta guardarlo anche soltanto passandogli a fianco, è attrezzatissimo, così tanto che si comincia ad allestirlo con parecchi giorni di anticipo.
I Care Your Children è stato voluto, fin dall’inizio, per regalare un periodo di vacanza a bambini che si trovano in situazioni difficili e che non potrebbero altrimenti godere di quanto, durante il Campo, la CRI offre loro: gite in montagna, giochi, attività ricreative e sportive, visite sul territorio. Ma anche, e l’ha sottolineato il presidente del Comitato CRI regionale Vittorio Ferrero, «la possibilità di fare un’esperienza unica, molto importante per questi ragazzi “fragili”, che ci vengono segnalati dagli assistenti sociali e che hanno davvero bisogno di “condividere”, spazi e tempi, di stare insieme, socializzare, sperimentare gioiosi momenti di aggregazione».
Prima della presentazione ufficiale del progetto 2024 a noi visitatori è stata data l’opportunità di fare «un giro»: ci siamo così potuti rendere conto dell’impeccabile organizzazione, della perfette suddivisione delle diverse (davvero molte) mansioni, dei ruoli. Un Campo strutturato secondi precisi criteri, anche perché, come ha ancora spiegato Ferrero, «da una parte costituisce appunto una occasione di svago, di conoscenza, di apprendimento per i bambini, dall’altro, per i nostri volontari, rappresenta proprio un importante opportunità di formazione e direi anche di esercitazione: nei casi di calamità naturali, per esempio, un terremoto, i campi che vengono allestiti per assistere la popolazione sono proprio come questo, con gli spazi notturni e diurni, quelli in cui partecipare ad attività ricreative, i servizi, la zona mensa. I nostri volontari attingono a iniziative come questa anche per mantenere “allenate” le loro competenze».
«Quella del campo» ha detto ancora il presidente CRI regionale «rimane forse la più completa e la più intensa delle esperienze che i volontari della Croce Rossa possano provare, qui in Piemonte sicuramente. Ormai siamo di casa qui in Valsesia, terra cui siamo molto affezionati: avevamo cominciato a Scopello, poi siamo scesi a Scopa e infine a Varallo, considerato anche che il Campo andava ingrandendosi e che quindi erano necessari spazi più ampi. Ringrazio quindi quanti, in qualsiasi modo, ci danno una mano e collaborano per proseguire ogni estate a luglio con questo progetto. Grazie alle istituzioni, agli amministratori locali, oggi qui con noi c’è anche il sindaco di Scopello, tra l’altro Antonella è una volontaria di Croce Rossa. Grazie in particolare al Comune di Varallo, che ci ospita mettendoci a disposizione tutto quello di cui abbiamo bisogno. Grazie alle associazioni, e non sono poche, che ci affiancano, ai privati che donano materiali e prodotti. Contiamo di rivederci qui anche il prossimo anno».
Presenti, naturalmente, anche i due ideatori del progetto, Beppe Beltrametti e Stefano Schena, che hanno ripercorso le finalità e le origini di I Care. Per loro, ha ricordato il vice sindaco di Varallo (e pure lui volontario CRI) Eraldo Botta, è stata proposta la concessione del cavalierato.
Tonino Calvano, consigliere nazionale CRI, ha sottolineato quanto il mondo, in questi ultimi anni, sia «cambiato, peggiorato. Questa è un’ottima iniziativa che fa bene ai bambini, continuate così, è un qualcosa di unico nel panorama della Croce Rossa».
Matteo Marnati, assessore regionale all’Ambiente, ha portato i saluti del governatore Alberto Cirio e si è rivolto con parole di ammirazione ai volontari: «Voi fate del bene e lo fate molto bene. Tocca a noi» ha proseguito «mettervi a disposizione gli strumenti per portare avanti questo meraviglioso progetto». Tatiana Bernardi, intervenuta in rappresentanza della Provincia di Vercelli, ha sottolineato l’importanza e l’energia del volontariato: «Anche l’Amministrazione provinciale è al vostro fianco. Iniziative come questa meritano attenzione e riguardo».
Infine, dicevamo di Eraldo Botta: si è riferito ai volontari CRI come a degli «angeli che danno senza mai chiedere nulla in cambio. Aiutate bambini in difficoltà e fate loro vedere che il mondo è fatto anche di cose belle».
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