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I primi 50 anni della Casa di riposo Sant’Anna

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BORGOSESIA – Tante emozioni domenica 17 dicembre, alla Pro Loco per l’evento organizzato per festeggiare i cinquant’anni della Casa di riposo di Sant’Anna: un folto pubblico, le istituzioni locali e provinciali, gli ospiti, i parroci don Gianluigi Cerutti e don Ezio Caretti, l’orchestra di fiati «Città di Borgosesia» hanno omaggiato la storia, il personale e le attività della struttura borgosesiana.

Con l’occasione è stato presentato il volume «Casa S. Anna. Storia e memoria della Casa di riposo di Sant’Anna a Borgosesia nel 50° anniversario dell’inaugurazione» a cura di Alessandro Orsi, alla cui realizzazione hanno però collaborato il personale, il consiglio d’amministrazione, gli ospiti e i familiari della struttura e del quale durante l’evento sono stati letti alcuni brani.

A dare un breve cenno storico degli anni che portarono all’inaugurazione della struttura il 9 settembre 1973 è stato proprio Orsi che ha ricordato anche i numerosi benefattori che consentirono la costruzione del grande edificio sul colle di Sant’Anna, oggi ampliato e modificato, che avrebbe ospitato gli anziani di Valsesia e Valsessera. Un obiettivo raggiunto non senza sacrifici, gli stessi che, come ha ricordato il presidente Paolo Moretti, entrato in carica nel 2021, si fondano su solidi principi e sullo statuto: «La nostra Casa è un’azienda pubblica che non persegue scopi di lucro ma che ricerca il benessere degli ospiti: persone fragili con bisogno di cure e di assistenza. La casa è nata dall’ispirazione collettiva di una grande comunità, concretizzata anche grazie alla lungimiranza di alcune persone illuminate che hanno permesso di concludere cinquant’anni fa, un percorso civico e sociale iniziato a fine Ottocento. L’inaugurazione è stata solo un punto di partenza per avviare un progetto che riguardava e che riguarda tutt’oggi Valsesia e Valsessera. In questi decenni l’impegno e il tempo del personale verso gli ospiti non sono mai venuti meno. Per il futuro ci auguriamo che questa ispirazione collettiva permanga e anzi che ci guidi nel percorso di continua crescita. Grazie a chi ha contribuito a fare il bene della nostra casa, dalle amministrazioni comunali al Cda al personale ai volontari e a tutta la comunità che in modo silenzioso e costante continua a dimostrarci tutta la sua generosità».

Una comunità che, come si è avuto modo di vedere, è fatta di tante persone e realtà, prima tra tutte il Comune; a evidenziarlo il Sindaco Fabrizio Bonaccio: «E’ motivo di orgoglio essere qui oggi dal momento che cinquant’anni fa all’inaugurazione di Sant’Anna c’era il presidente della Repubblica Giovanni Leone. Oggi invito tutti a riflettere sul significato di una casa come questa, dove sono assistiti i nostri vecchi, dove a loro, che tanto hanno fatto per noi e ci hanno insegnato, vengono seguiti con cura e attenzione. La struttura borgosesiana è un punto di riferimento anche fuori dal nostro territorio per il servizio eccellente che mette in campo. Auguro alla Casa di attraversare il tempo con lo stesso spirito che ha sempre avuto e che i nostri cittadini continuino a restarle accanto. Il Comune di Borgosesia è e rimarrà sempre vicino a Sant’Anna». In rappresentanza della Regione erano presenti i consiglieri Angelo Dago e Carlo Riva Vercellotti, quest’ultimo ha voluto omaggiare con belle parole la Casa e tutti coloro che ci lavorano: «Questa realtà rappresenta un bel pezzo della nostra Valsesia. Ha supportato il territorio nel tempo e attraverso situazioni drammatiche come quello della pandemia. In quel momento la Casa ha retto perché dietro ci sono state persone (infermieri, oss, personale amministrativo) che si sono prese enormi responsabilità e l’hanno sostenuta. Accanto a loro non dimentico l’esercito di volontari che ogni giorno è pronto ad aiutare. La forza della Casa sta nella comunità che le sta attorno e che è fatta di cittadini, famiglie e istituzioni». A proposito di istituzioni, in collegamento video, è intervenuto anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che ha parlato al personale e al pubblico in sala: «Non c’è niente di più importante del prendersi cura delle persone, in particolar modo degli anziani, di coloro che hanno lavorato e si sono dati da fare per costruire quello che è il Piemonte di oggi. A nome della Regione ringrazio tutto il personale, dai membri del Consiglio di amministrazione, alla direzione, agli infermieri, oss, volontari e chiunque collabori con la Casa di riposo di Sant’Anna alla quale dedico una targa speciale in cui si legge: «Alla Casa Sant’Anna di Borgosesia che da 50 anni con dedizione, calore umano e professionalità si prende cura di donne e uomini che sono memoria storica del nostro Piemonte».

Naturalmente sono stati omaggiati anche gli uomini e le donne che per cinque decenni si sono dati il cambio alla guida della struttura; sono state quindi consegnate le benemerenze agli ex presidenti o ai loro familiari: Mario Mina (in carica nel 1973), Giuseppe Alberganti (1974-1976), Ornella Baladda (1977-1979), Francesco Rubino (1980-1988), Dionigi Angeli (1989-1997) e Pierluigi Moretta (1998-2021).

Ed è stato proprio l’Ing. Moretta a parlare a nome degli ex presidenti per ringraziare del riconoscimento: «L’aver fatto non passa mai. Oggi, nel ringraziare, vorrei ricordare anche un’altra persona che non è stata presidente della Casa ma che più di tutti ha amato quel posto al quale aveva dedicato parte della sua vita. Domenico Armiento, ex segretario. Quando sono stato nominato lui mi aveva detto che se avessi voluto fare il presidente avrei dovuto voler bene alla casa. Io così avevo scoperto una realtà dove personale e ospiti tutti si volevano bene e le cose funzionavano proprio per questo. La Casa di riposo di Sant’Anna vive e vivrà solo con il volersi bene».

Infine anche il Comune, con il primo cittadino Fabrizio Bonaccio, ha consegnato una targa commemorativa a Sant’Anna ritirata da uno degli ospiti, don Massironi.

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