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Il degrado alle ex Scuole ed ex Asilo di Bettole segnalato ai consiglieri

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Una situazione di forte, progressivo degrado che starebbe interessando il complesso edilizio delle ex Scuole e dell’ex Asilo Sezzano di Bettole, è stata evidenziata a inizio mese con una comunicazione inviata a Sindaco, Giunta e Consiglio comunale dall’ex presidente del Circolo Terrieri, Simona Carini.
La nota, corredata da immagini, elenca la spiacevole situazione in cui versa la struttura, attualmente in gestione diretta del Comune e frequentata da varie associazioni.
Sino a tre anni fa manutenzione e controllo dello stabile erano curati dall’associazione bettolese – ricorda la nota – e le ex scuole, con il loro cortile-parcheggio interno chiuso al sabato erano punto di riferimento anche per l’attività dei Lupetti del Gruppo Scout.
La struttura oltre a fungere da sede per vari sodalizi ospita durante le votazioni il seggio elettorale rionale ed è «base temporanea» per un gruppo di ricercatori dell’Università di Ginevra impegnati nelle campagne di scavo archeologico sul monte Fenera.
Le condizioni segnalate a inizio mese parrebbero poco compatibili con un’accoglienza decorosa degli studiosi, in arrivo fra qualche giorno, e pertanto l’invito a intervenire dell’ex presidente del Circolo si è fatto particolarmente accorato. Carini evidenzia inoltre che nella struttura non sono più presenti alcuni arredi di proprietà della parrocchia (che erano a disposizione dei fruitori dello stabile) e che una porta d’accesso ai piani superiori è stata forzata.
Una volta inviata la comunicazione sono iniziati i primi riscontri: alcuni consiglieri d’opposizione – Alice Freschi, Claudia Marchesini e Camilla Marone Bianco – sono intervenuti sull’argomento, chi via social media (Freschi) chi contattando la stessa ex presidente preannunciandole interventi sulla questione nel corso del prossimo Consiglio comunale. La vicenda ha avuto modo di essere oggetto di dibattito sui media sociali e un esponente di maggioranza, l’assessore Paolo Urban, è intervenuto evidenziando come nel tempo, pur a fronte di una situazione strutturale non facile, siano stati effettuati comunque degli interventi (fra cui la realizzazione di un servizio igienico per portatori di handicap) e che le condizioni di degrado hanno origine sicuramente più lontana dei tre anni di attività della presente amministrazione. Al netto delle diverse visioni (talvolta origine di vivace scambio d’opinione) Urban ha invitato a sincerarsi presso l’ufficio tecnico dello stato di conoscenza della situazione e degli interventi in atto per risolvere le evidenti problematiche dell’edificio, ricco di storia ma proprio per questo carico di «acciacchi» strutturali e manutentivi.
«Non avevo alcuna intenzione polemica» dice in proposito l’ex presidente Carini «ho semplicemente ritenuto mio dovere fare presente una situazione oggettivamente visibile in una struttura a oggi liberamente accessibile. Sono lieta di apprendere che l’Amministrazione dica di avere ben presente il problema e di essersi attivata per trovare le soluzioni più idonee. Mi auguro soltanto che si possa agire presto e bene, a tutela del decoro di questo storico edificio e della sicurezza dei suoi fruitori».

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