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Il Grim di Padre Gallino e gli amici della Piana

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RASSA – Era il 31 dicembre del 1987 quando nel magnifico salone delle feste degli Amici della Piana di Rassa era nata una grande amicizia con Nino Guglielmina e la sua famiglia e il Grim di Padre Gallino.

Il Grim di Padre Gallino

Poi nel 2004 ero tornato alla Piana col Grim ed erano stati sempre Nino e gli amici della Piana a ospitarci tutti a cena e per la notte, perché il giorno successivo saremmo partiti per la lunga traversata dalla Piana al colle del Campo e percorsa tutta la valle Artogna, giù fino a Campertogno.

Finché nel 2017 il Grim non è tornato in Val Gronda per una ciaspolata ed è stato ancora loro ospite per un ottimo pranzo al calduccio con tutti i nostri ragazzi.
A distanza quindi di sette anni siamo tornati a fare lo stesso percorso, questa volta senza ciaspole per la scarsità di neve, ma non per questo è stato meno piacevole e la cortesia e l’ospitalità degli amici della Piana non si sono fatte attendere.

Assiduo e indimenticato frequentatore della Val Gronda

Prima di arrivare alla Piana con i ragazzi siamo saliti a Mezzanaccio. Antonello con Stefano, Daniele e Attilio hanno piazzato una corda fissa e si sono posizionati per attraversare un punto ghiacciato. Poi siamo ridiscesi a Fontana per parlare di Padre Gallino, assiduo e indimenticato frequentatore della Val Gronda, sicuramente tra le sue valli preferite soprattutto nel periodo invernale. Un giovanissimo grimmino ha recitato la preghiera dell’alpinista, che Gallino ci ha lasciato in eredità, proprio di fronte alla lapide posta dai frazionisti a imperitura memoria.

Per i ragazzi questa è stata solo una bella escursione sulla neve, ma per me e penso anche per Paolo Erba, mio coetaneo e fraterno amico dai tempi del 1972 quando insieme abbiamo partecipato al primo campeggio del Grim in val Gronda, è stato un tuffo nel passato. Rivedere il prato di Rassetta dove c’erano le nostre tende e dove abbiamo lasciato la vacanza dei nostri dodici anni non può lasciarti indifferente, specie quando ti manca una settimana per spegnere 65 candeline e pensi che sei diventato «diversamente giovane». Per me passare sotto la casa di una amica speciale come Antonella Tocchio a Rassetta e ricordare tutti i momenti trascorsi insieme, soprattutto in montagna e anche tra queste montagne o sugli sci, e non poterla più riabbracciare, è stata una botta di malinconia. Ma mi ha anche fatto capire che la vita è bella e va vissuta al massimo anche se sei diventato diversamente giovane ed è ancor più bella viverla al servizio di questi nuovi giovani, come Gallino e altri hanno fatto prima di me.

Ed è stato proprio l’amico Nino che ci ha accolti con un abbraccio sulla balconata della frazione appena siamo arrivati per ricevere ancora riparo al calduccio del loro salone, in quella gelida giornata che è stata domenica 21 gennaio scorso.

Con Nino la moglie Cristiana, Bruno, Giancarlo e Alberto abbiamo condiviso il tavolo e un buon piatto caldo parlando cordialmente di tutto e soprattutto dei ricordi che legano il Grim a questo luogo.

I ragazzi, dopo una mangiata che ci ha stupito, potenza della frizzante aria invernale della Val Gronda, sono usciti a giocare. Con loro è uscito anche un timido sole che ci ha permesso di scattare qualche foto di gruppo con i frazionisti molto ospitali e con i quali abbiamo rinsaldato una antica ma sempre fortissima, amicizia.

Siamo usciti anche noi accompagnatori per parlare con i ragazzi di neve e di formazione dei cristalli, perché andare in montagna è gioco ma anche formazione e studio attraverso il gioco.

Abbiamo terminato la «lectio brevis» parlando di problematiche invernali, di pericoli e a misura di ragazzo, di uso di strumenti come pala, sonda e Artva. Niente di meglio di un breve gioco alla ricerca degli Artva nascosti sotto la neve per capire veramente l’utilità di questi strumenti.

Qualche piedino infreddolito sarebbe stato riscaldato appena giunti a Rassa dove ci si è dati appuntamento per la prossima escursione, che sarà dedicata a una ciaspolata in notturna, nel mese di febbraio.

Uccio

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