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«Il Piemonte è ripartito»: conferenza di inizio anno del presidente Cirio e degli assessori

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«L’anno scorso abbiamo aperto il 2023 al Grattacielo, finalmente completato, e adesso lo facciamo nel Museo di Scienze naturali che riapre dopo oltre 10 anni, esempio di un Piemonte che ci avevano lasciato bloccato e che oggi, anche qui, è ripartito»; il presidente della Regione Alberto Cirio ha iniziato la conferenza stampa di inizio anno della Giunta regionale.

Al centro dell’incontro le nuove infrastrutture, la sanità, le politiche per il lavoro e la qualità dell’aria, il sostegno alle famiglie, alle imprese e ai fragili, oltre agli obiettivi da raggiungere nei mesi che mancano alla fine della legislatura.

«Il 2023 è stato l’anno in cui abbiamo sbloccato il Piemonte, penso al Grattacielo, al Parco della Salute, solo per fare due esempi, e il 2024 sarà quello dell’apertura e della spinta propulsiva. Stamattina abbiamo inaugurato i primi 8,5 km del Terzo Valico e tra una settimana partirà il primo treno diretto tra il centro di Torino e l’aeroporto di Caselle, e poi verso le valli di Lanzo. Quest’anno finiranno i lavori della prima canna del Tenda, dell’Asti-Cuneo che abbiamo trovato ferma, così come la Pedemontana, per cui sono partiti i cantieri, e la Tav con l’appalto della tratta italiana», ha dichiarato Cirio ricordando come il 2023 sia stato l’anno in cui il Piemonte è tornato al centro della politica nazionale, ospitando il Festival delle Regioni. Una centralità che si confermerà nel 2024, con i G7 dell’Energia e Ambiente a Venaria Reale e della Finanza a Stresa.

Appuntamenti di altissimo profilo internazionale che si aggiungono ai grandi eventi sportivi: il Tour de France, il Giro d’Italia, le Atp Finals. Il 2024 sarà anche l’anno di insediamento della Fondazione per l’Intelligenza artificiale, a cui stanno lavorando i Ministeri delle Imprese e del Made in Italy, delle Finanze e dell’Università. E sarà l’anno dell’operatività dell’Hub europeo di economia circolare di Stellantis, con l’obiettivo fondamentale sollecitato dalla Regione insieme agli enti locali e al sistema territoriale di un nuovo modello per Mirafiori.

Gli obiettivi per la fine della legislatura

Tra gli obiettivi dei prossimi mesi ci sono l’approvazione delle leggi sulla casa (che ha tra i suoi punti salienti la lotta all’abusivismo, le premialità legate alla residenza e la possibilità di calmierare le bollette energetiche per le fasce deboli e per i genitori separati in difficoltà economica) e sul benessere degli animali, il testo unico sul Terzo settore e il bilancio previsionale. A proposito dei conti, il presidente ha ricordato che dal 2019 «questa amministrazione ha pagato oltre 2 miliardi di debiti, senza alzare le tasse per i cittadini, con una gestione virtuosa certificata anche dall’agenzia di rating Moody’s».

Il 2024 consegnerà al Piemonte anche il nuovo Piano per la qualità dell’aria, al centro di un tavolo tecnico che su basi scientifiche ne sta elaborando i contenuti come previsto dalla norma nazionale, con l’obiettivo di consolidare il trend di miglioramento della qualità dell’aria – Arpa ha certificato il calo degli sforamenti nel 2023 – e centrare tutti gli obiettivi previsti dalle direttive europee per il 2025 e il 2030.
I dati della sanità

Per quanto riguarda la sanità, il presidente ha ricordato che, dopo anni di tagli, si è invertita la tendenza. A partire dal personale: «Nel 2014 lavoravano in Piemonte 54.967 persone nella sanità. Dopo 5 anni di governo del centrosinistra erano oltre 400 in meno, e il totale era sceso a 54.543 unità, che è il numero del personale sanitario quando sono diventato presidente nel 2019. Oggi, a fine del 2023, dopo 4 anni della nostra amministrazione, è cresciuto a 56609 unità, oltre 2 mila in più rispetto al 2019. Questo risultato è anche il primo frutto dell’accordo sottoscritto con i sindacati della sanità, che grazie allo stanziamento straordinario della Regione di 56 milioni di euro all’anno ha già permesso di assumere, al 31 dicembre 2023, 250 persone per arrivare a 2000 entro dicembre 2024».

Anche il dato sui posti letto certifica il cambio di passo. Nel 2014 in Piemonte c’erano 17992 posti letto, nel 2019, dopo cinque anni di governo del centrosinistra erano scesi a 16429. Oggi, dopo 4 anni della nostra amministrazione, sono 17810: 1400 posti letto in più a cui si aggiungono ulteriori 1000 posti letto, previsti dall’aggiornamento del piano socio-sanitario che sarà approvato entro il mese di marzo.

Prosegue poi il recupero delle liste d’attesa per cui la Regione ha attivato il piano straordinario. Dopo il Covid si è scelto di concentrare gli sforzi sul recupero delle prescrizioni più urgenti – U, B e D – perché sono quelle tempo-dipendenti. Il lavoro di questi anni ha consentito di recuperare gran parte degli arretrati. Nel 2018 se si confrontano i primi 11 mesi dell’anno, le prestazioni ambulatoriali erano state 1.081.744, nel 2019 1.144.304 e nel 2023 sono state 1.535.868, ovvero il 134 per cento del recupero rispetto al periodo pre-covid con tempi di attesa sostanzialmente invariati. Per le U (urgenti entro 3 giorni) nel 2019 si aspettavano in media 2 giorni mentre nel 2023 un giorno; nel 2019 per le B (brevi entro 10 giorni) si aspettavano 14 giorni e ora 9, per quanto riguarda le D (differite entro 30/60 giorni) l’attesa media è passata da 31 a 41 giorni, ma si sono prodotte 265 mila prestazioni in più. «I dati migliorano, ma non basta. Il tema vero restano le prescrizioni programmate, su cui concentreremo il lavoro nei prossimi mesi. Ho chiesto al neo direttore di Azienda Zero, Adriano Leli, di elaborare entro la fine di febbraio un piano straordinario per ridurre le liste di attesa nelle prestazioni P, programmate, finanziato con 25 milioni di euro di risorse regionali, che inseriremo nel bilancio previsionale», ha annunciato il presidente Cirio. A questo si aggiunge il potenziamento delle agende per le prenotazioni che tra gennaio e aprile sono state integrate con 14 mila slot per esami e prestazioni il sabato e la domenica.

Sul fronte dell’edilizia sanitaria, entro il mese di gennaio sarà affidata la progettazione del nuovo ospedale di Torino, a febbraio sarà convocata la conferenza dei servizi per l’ospedale di Cuneo, a marzo Agenas concluderà l’esame della proposta di PPP per l’ospedale di Alessandria e sulla base dell’esito la Regione individuerà con quale finanziamento procedere. Ad aprile si chiuderà la gara per il Parco della Salute, con l’obiettivo di aprire i cantieri entro l’anno. Nello stesso periodo si chiude la gara per la progettazione dell’ospedale dell’Asl To5 e nei prossimi giorni sarà pubblicata quella per l’ospedale di Ivrea.

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