Seguici su

Attualità

Inaugurata in biblioteca a Varallo la mostra fotografica di Raffaella Bordini “Dalle donne per le donne”

Pubblicato

il

Venerdì 31 luglio, presso il Cortile d’Onore di Palazzo Racchetti, sede della Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo, è stata inaugurata la mostra fotografica di Raffaella Bordini, Soroptimista e fotografa: “Dalle donne per le donne, nata per accompagnare il progetto sostenuto dal Soroptimist Club di Valsesia: “Non ci cascare! Impara a smascherare il pericolo travestito da agnello. Il raffinato allestimento di tulle bianco, che incornicia le fotografie, è stato curato dall’architetto Sara Salvoldi. Marco Orbassano, titolare della Action movie, ha offerto il montaggio di un breve video che invita le donne a cercare un sostegno esterno in caso di bisogno.

Nelle sue trentotto foto in bianco e nero Raffaella Bordini racconta la storia di una giovane donna vittima di violenza psicologica, che prima si rinchiude in se stessa, perde l’autostima, la voglia di vivere e ogni stimolo vitale, sentendosi prigioniera. Vorrebbe scappare, ma da sola non riesce, perché non vede alcuna luce, poi finalmente apre gli occhi, cerca un appoggio e lo trova nella madre che la abbraccia e le trasmette comprensione, per farle riacquistare fiducia in se stessa, per tendere la mano, che tante altre donne sono pronte a stringere. Queste donne che offrono disponibilità e specifiche professionalità, inserite nel librone della biblioteca”, sono: amministratrici (Katia Bui, Sindaco di Grignasco e avvocato,  Emanuela Buonanno, Vice Sindaco del Comune di Borgosesia e Eleonora Guida, assessore, Ilaria Perincioli, Vice Sindaco di Quarona, Enrica Poletti, Assessore del Comune di Varallo), professioniste, psicologhe, assistenti sociali, socie del Soroptimist, tutte vestite in bianco, con una sciarpa arancione, il colore scelto dall’ONU come simbolo per la lotta contro la violenza, un elemento unificante per donne diverse, che si pongono come obiettivo quello di aiutare le donne in difficoltà. Alla fine la vittima di violenza, interpretata magistralmente da Camila Pozzolo, può finalmente tornare a sorridere e a guardare avanti. Alle immagini sono state, qua e là, abbinate brevi frasi, versi di poeti, riflessioni che enfatizzano il messaggio dell’immagine, cucite sul tulle a punti lunghi e leggeri, come devono essere gli interventi di aiuto alle donne.

Come introduzione alla mostra è stata allestita una piccola mostra di libri di scrittrici che hanno lottato per il riconoscimento dei diritti delle donne: Alda Merini, Frida Khalo e Isabel Allende, e l’esposizione di originali borse realizzate dalle detenute del carcere di Bollate – che sono sostenute dal Soroptimist International d’Italia utilizzate per finanziare il progetto per il lavoro femminile nelle carceri italiane: “Si sostiene in carcere”

All’inaugurazione hanno partecipato amministratori, Soroptimiste, donne impegnate nella società e nel mondo del lavoro e il comandante della Compagnia Carabinieri di Borgosesia, Mario Barisonzi, che ha lodato l’impegno e la costanza del Soroptimist, che si sono tradotti anche nella stanza protetta per i colloqui con le donne, realizzata all’interno della caserma di Borgosesia. 

Alice Salvoldi, attrice, accompagnata dal giovane chitarrista Francesco Esposito, ha proposto due brevi monologhi con protagoniste donne che sono state vittime di violenza psicologica e la lettura della poesia “Il donodi Khalil Gibran.

Nel pomeriggio di sabato 1 agosto si sono svolti i primi due incontri di approfondimento sul tema della prevenzione della violenza nei confronti delle donne, con gli esperti: Jacopo Barillari, mediatore culturale, che si sta perfezionando in psicologia, Annarita Masieri, laureata in Psicologia Clinica, responsabile dei servizi socio-assistenziali del Comune di Quarona. Si è subito creato un clima disteso e partecipato, in cui il pubblico è intervenuto con domande e commenti, facendo sì che gli interventi durassero ben più del previsto. 

In Conoscere la paura, Jacopo Barillari ha descritto le varie facce della paura come reazione istintiva per sopravvivere e come l’altra faccia della violenza: Bisogna allenarsi a guardarsi intorno per vedere i segnali della situazione di pericolo. Annarita Masieri, visto l’interesse del pubblico, ha anticipato il suo intervento serale: Vittima e carnefice: “Molto spesso i carnefici sono persone insospettabili, istruiti e ben introdotti socialmente, che considerano la donna un essere inferiore e possono essere raggruppati in quattro tipologie: narcisista, che desidera sentirsi speciale, essere adorato, porsi al centro dell’attenzione; ossessivo, che deve avere il controllo di tutto, socialmente convenzionale, rispettoso di norme e leggi, educato, conformista, solitario, geloso; paranoico, che pretende di avere il controllo su tutti, le sue paure derivano da esperienze infantili, teme il giudizio, si pone in posizione di superiorità, si atteggia a consigliere, gentile, affettuoso,  buon ascoltatore, si aspetta dedizione e fedeltà, isola la vittima dai parenti, la priva della libertà e della privacy; vittimista, uomo dalla personalità egocentrica, con la paura di assumersi responsabilità, che fa leva sul senso del dovere e sul senso di colpa, comunicando con giustificazioni e lamentele, cercando di indurre pietà nella vittima”. 

Obiettivo della mostra, degli incontri e del corso itinerante: “Non ci cascare, è quello di rendere visibile a tutti un problema che è presente in tutte le culture e in tutte le società, che ricade su tutti, ma si può vincere rimanendo uniti, cercare di agire nonostante la paura, come ha sottolineato Rosanna Salvoldi, Presidente Soroptimist Club di Valsesia, fondato nel 1991 e gemellato con Versailles, ricordando che l’impegno del Soroptimist è proprio quello di aiutare le donne lungo tutta la loro vita, per favorirne il progresso personale e sociale: “Recentemente, sul quotidiano La Repubblica,  in un articolo è emerso che tra il 27 marzo e il 20 aprile sono state ben 117 le vittime nel periodo di convivenza forzata dovuto alla quarantena e il 90% erano donne: questi dati agghiaccianti mi hanno confermata nell’idea di realizzare questa mostra per sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto per attivare una prevenzione efficace, perché come scriveva Albert Einstein, il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che commettono azioni malvage, ma per quelli che osservano senza fare nulla.

Domenica 9 agosto alle ore 18.30, Barillari e Masieri terranno gli ultimi due incontri dedicati a: Riconosci il tuo potere, e La relazione tossica. Questi quattro approfondimenti sono la premessa al corso: Non ci cascare” che si svolgerà a settembre a Quarona, presso il Centro Sterna, in cui si parlerà di prevenzione della violenza, cercando di dare alle donne gli strumenti per analizzare la situazione, identificando il prima possibile i segnali di pericolo che precedono la violenza.

La mostra sarà visitabile fino al 15 agosto, tutti i giorni della settimana dalle ore 18 alle ore 22.

 

Piera Mazzone

Direttore Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo

E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento

Pubblicità
Pubblicità

Facebook

Pubblicità

© 2023 Corriere Valsesiano - Iscrizione al Registro giornali del Tribunale di Vercelli nr. 14 del 20/11/1948
ROC: n. 25883 - ISSN 2724-6434 - P.IVA: 02598370027
Direttore Responsabile: Luisa Lana - Editore: Valsesiano Editrice S.r.l. - Redazione: via A. Giordano, n.22 - Borgosesia (VC)


La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui al d.lgs. 70/2017 e dei contributi di cui alla Legge regionale n. 18/2008. La testata ha beneficiato del credito d'imposta per le spese sostenute, anno 2020, per la distribuzione delle testate edite dalle imprese editrici di quotidiani e periodici.