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Jacopo De Dominici, poliedrico artista varallese, regala un’opera alla biblioteca

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VARALLO – Jacopo De Dominici, poliedrico artista varallese, che coniuga all’attività di restauratore quella di creativo nel campo delle arti pittoriche, plastiche e musicali, ha fatto un nuovo dono alla Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo. Su suggerimento di Anna Torri, la Presidente dell’Associazione Vecchie Contrade, che da anni anima il centro storico di Varallo, Jacopo ha donato: Uomo dalla testa quadrata, che in italiano indica una persona determinata e che ragiona molto, l’espressione è presente anche nel dialetto valsesiano: testa quadra, nell’accezione di persona con un pensiero monolitico, non suscettibile di mutazioni.

L’opera è stata scolpita nel Marmo Botticino (denominazione commerciale di una qualità di calcare micritico compatto di colore beige, estratto nelle cave di Botticino in provincia di Brescia) e Jacopo De Dominici racconta come è nata: “E’ il materiale che hai a disposizione che va ascoltato prima di iniziare a scolpire: guardandolo, accarezzandolo, emergono peculiarità che suggeriscono quale sia la figura che vuole uscire. Nel mio caso un difetto della pietra, una spaccatura, mi suggerì che potesse esserci qualcosa all’interno: iniziò un dialogo tra me e la pietra ed immaginai un dorso maschile che lottava per liberare la testa intrappolata nella materia”.

La nuova scultura con l’aiuto di Alessandro e Valter Prina Cerai, è stata collocata nel portile d’Onore di Palazzo Racchetti, accanto all’entrata della Sala Conferenze, e certo susciterà emozioni contrastanti in chi si soffermerà incuriosito da questa nuova presenza, che valorizza ulteriormente un luogo aperto a tutti.

Quest’opera è stata realizzata nella settimana della IX edizione di “Sculturando”, il simposio di scultura a cielo aperto, organizzato a Cellio e Breia da Silvano Rotti e Floriana Zavattaro, che nel 2024 festeggerà la decima edizione. Ogni anno vengono invitati al Simposio ventisei scultori, rigorosamente selezionati dagli organizzatori, che si recano personalmente a conoscerli. Agli artisti viene offerta l’ospitalità e il materiale sul quale lavorare: l’obiettivo di Sculturando, manifestazione unica nel suo genere in Piemonte, è quello di mostrare come nasce un’opera d’arte e seguirne l’evoluzione fino al completamento.

Cellio e Breia sono davvero Comunità molto ricettive, ospitali e dalle numerose potenzialità: da sei anni sono un comune unico, ma possiamo dire che Sculturando li ha uniti fin dal 2014, espletando il compito principale dell’arte, far dialogare le persone lavorando insieme, lasciando in secondo piano le appartenenze e anche la nazionalità, infatti, tra gli scultori che si presentano, circa un quinto sono stranieri provenienti da Slovenia, Svizzera, Germania, Spagna e Turchia.
Grazie a Jacopo De Dominici e ad Anna Torri per aver offerto alla Biblioteca un nuovo spunto di riflessione e di apertura.

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