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La Commissione Segnaletica sul «Sentiero delle felci»

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La Commissione Segnaletica sul «Sentiero delle felci»

La Commissione Segnaletica del Cai Varallo aveva organizzato la Giornata dei Sentieri con la salita a due valichi che dalla Val Sermenza portano alla Val Grande: la Bocchetta di Bià e il Colle del Finestrolo, sul «Sentiero delle felci».

La Commissione Segnaletica sul «Sentiero delle felci»

Quasi prevedendo l’incertezza meteo avevamo evitato le consuete domeniche di maggio e avevamo fissato la data di domenica 9 giugno. L’eccezionalità delle nevicate primaverili ci ha costretto a modificare il nostro programma perché entrambe le destinazioni, nei tratti apicali, presentano ancora parecchia neve. Abbiamo pertanto cambiato la destinazione e ci siamo diretti a quota più bassa sul Sentiero delle Felci che da Boccioleto porta a Fervento correndo sul lato destro del torrente Sermenza.

Si tratta di un sentiero naturalistico ideato e realizzato dal nostro socio, allora presidente sezionale, Mario Soster, con il finanziamento e il sostegno dell’allora Comunità Montana col suo presidente Pier Angelo Carrara. Rappresenta un itinerario di alto interesse, forse non sufficientemente conosciuto e valorizzato: nei tempi è stato percorso e apprezzato da studiosi di botanica che sul luogo hanno effettuato convegni, anche a carattere internazionale.

La giornata scelta per la nostra uscita non sembrava felice; le previsioni meteo erano molto sfavorevoli e solo su qualche sito si dava la possibilità di evitare la pioggia nella mattinata. Tuttavia dopo vari scambi di opinione, vista la discreta partecipazione, si decide di rischiare. Al ritrovo di Boccioleto ci si divide in due squadre: una che parte direttamente in loco, la seconda che affronta l’itinerario dal lato opposto. La prima squadre passando per Casetti percorre il tratto verso l’alpe Cuna fino a trovare il blocco di una frana e una caduta di alberi imponenti che non si riesce a superare e si sposta quindi al ponte di Palancato per vedere se dal lato opposto il passaggio può essere meglio affrontato. La seconda squadra da Fervento sale a Sant’Antonio, Orlungo e Pallancato, quindi scende al ponte. Le due squadre riunite continuano verso l’alpe Cuna e raggiungono il tratto ostruito. Con buona volontà si cerca il modo di evitare la frana e la parte più ostica dell’ostruzione per completare il percorso e in breve si riesce a collegare i due spezzoni di itinerario. Pur con il grande lavoro dei volontari in questo tratto il passaggio non è dei migliori e richiederebbe un intervento più impegnativo che esula dalle capacità degli uomini della Commissione.

Terminato il lavoro, si prosegue al completamento della mappatura e allo scoccare dell’una eravamo sotto il protettivo tetto del Merendeto di Boccioleto dove abbiamo consumato all’asciutto i nostri panini e assaporato le miacce gustose del gestore accompagnate da qualche birra e qualche bicchiere di vino; solo gli ultimi arrivati hanno avuto la benedizione delle prime gocce di pioggia, fortunatamente senza grossi disagi. Voglio ringraziare tutti i partecipanti che hanno affrontato questa incerta giornata con spirito di gruppo. Oltre a un buon numero dei consueti collaboratori della Commissione sono intervenuti soci CAI di Borgosesia, Ghemme, Scopello, della Sezione di Legnano e della sottosezione di Varano Borghi che da anni ci accompagna in questa nostra attività. Un ringraziamento particolare al nostro Mario Soster, ideatore di questo itinerario, nostro precursore nella segnaletica in valle, che ci ha accompagnato illustrando alcune particolarità dello stesso. Spiace che l’impegno dell’attività e la necessità di rientrare prima delle avversità atmosferiche non ci abbiano concesso di dedicare alla parte culturale l’attenzione che avrebbe meritato.

Elio Protto,
Per la Commissione
segnaletica CAI Varallo

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