Attualità
Morca: 70 anni fa ci lasciava Giovanni Detomasi, «Ninetto»
VARALLO – Ricorre quest’anno il 70° anniversario della morte di Giovanni Detomasi detto Ninetto, morchese che si distinse per i meriti sul campo durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nacque alle Fontanelle di Morca il 18 novembre 1917 da Giovanni e Maria Dalberto. Trascorse l’infanzia con la famiglia alle Fontanelle vivendo a stretto contatto con la natura da cui apprese molti segreti praticando l’attività di boscaiolo. Svolse il servizio militare e successivamente partecipò alla Campagna d’Africa allontanandosi da casa per quasi nove anni: in Africa dimostrò il suo alto senso patriottico distinguendosi tra i compagni d’armi, riportando una ferita per via di una granata. Il 23 giugno 1940 ricevette la Croce di Guerra al valore militare come attesta una lettera dell’epoca conservata con affetto dalla figlia Marisa. Rientrato in patria trascorse l’ultimo periodo di guerra tra le fila dei partigiani valsesiani.
Il 9 agosto 1947 si unì in matrimonio con Noemi Calderini, classe 1919, anche lei di Morca, figlia di Raffaele e Maddalena Dalberto. Andarono ad abitare a Solivo: dalla loro unione il 16 marzo 1950 nacque Marisa. Giovanni si dedicava con passione allo sport in generale ed era iscritto al Club Alpino Italiano e al Gruppo Alpini. Praticava arrampicata ed era un provetto sciatore: aveva infatti collezionato in questa disciplina numerose vittorie ed era stato campione valsesiano di specialità. Seguiva anche numerosi ragazzi del paese cui aveva insegnato a sciare e ad amare la natura. Era inoltre iscritto alla sezione locale di caccia, attività che praticava insieme al fidato cane Palich. Legato al suo territorio, si prodigava nello svolgere operazioni di volontariato per il paese principalmente con gli Alpini.
Il 18 novembre 1952 ci fu una tragica fatalità: mentre si trovava nei boschi per il suo lavoro, un tronco lo travolse senza lasciargli scampo. Morì a soli 35 anni proprio il giorno del suo compleanno, lasciando una giovane vedova e una figlia di appena due anni e mezzo. E’ sepolto nel piccolo cimitero di Morca che sorge isolato accanto alla chiesa parrocchiale di S. Lorenzo che domina l’abitato di Solivo. Per diverso tempo il fido cane Palich si recò sulla tomba del suo inseparabile padrone.
Stefano della Sala
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