Attualità
Notizia positiva: a Casa Serena son tutti… negativi!
Martedì sera il sindaco di Varallo Eraldo Botta ha reso noto l’esito dei tamponi effettuati sabato 18 aprile a Casa Serena: tutti, sui 148 ospiti e i 107 dipendenti, hanno dato esito negativo.
«La nostra struttura, la più grande della provincia» ha detto Botta, «a oggi non ha fatto entrare il virus, e questo sicuramente grazie ai protocolli messi in atto a tutela degli ospiti con scrupolo, responsabilità e grande impegno da parte di tutto il personale composto da infermieri professionali, OSS, fisioterapisti, psicologa, amministrativi, animatrici, addetti ai servizi di mensa, pulizia, e medici esterni guidati dal direttore sanitario dott. Federico Grupallo e dalla direttrice dott. Sara Bremide. Credo che il mio plauso e il mio grazie a tutti loro siano quelli di tutta la comunità varallese, che vede protetti i nostri cari anziani, i soggetti più fragili in questo momento di emergenza sanitaria».
«Il dott. Grupallo» ha aggiunto il sindaco, «ci ha elencato le misure di sicurezza poste in essere, e sono davvero tante. Ma desidero elencarvene alcune per farvi comprendere quanto si sta facendo e con estrema professionalità. Intanto va detto che dalla Cooperativa ANTEO, che gestisce la struttura, sono stati tempestivamente forniti i dispositivi indispensabili (mascherine, guanti, occhiali, camici monouso…), altro materiale è stato donato dalla Protezione Civile e da un privato, Carlo Capelli, che ha inviato 500 mascherine sanitarie. In primo luogo i parenti non hanno più il permesso di visitare i loro cari, che tuttavia vengono raggiunti almeno una volta alla settimana attraverso telefonate e videochiamate, solo nei casi di aggravamento viene riservata loro la possibilità di visitare gli ospiti, ma dotati di tutti i dispositivi di protezione e accompagnati dal direttore sanitario. I parenti inoltre possono chiamare quotidianamente, in orari prestabiliti (tra le 12/13 e tra le 18/19 ), per avere notizie. In secondo luogo, a tutto il personale viene misurata la temperatura all’entrata e all’uscita dalla struttura. Poi, se un ospite deve uscire per visite mediche viene dotato di mascherina e se invece deve necessariamente recarsi al Pronto Soccorso e si trattiene per più di 24 ore, al suo rientro viene posto in isolamento precauzionale per almeno 10 giorni. Sono stati bloccati gli ingressi dal territorio e i trasferimenti di pazienti dall’Ospedale di Borgosesia, grazie al rapporto di fiducia e collaborazione con il primario di Medicina dott. D’Acquino, vengono ammessi previo tampone negativo e isolamento in camera singola per 14 giorni, solo successivamente è possibile l’inserimento tra gli altri ospiti. Infine, al primo segnale di qualche linea di febbre l’ospite viene monitorato e dotato di mascherina per qualche giorno. Il quotidiano anche all’interno di Casa Serena è cambiato, ma tutto è stato e continuerà a essere possibile sino al termine dell’emergenza, grazie al personale e ai parenti, tutti estremamente consapevoli e collaborativi».
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