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Pista motocross a Serravalle, l’idea è un nuovo tracciato aperto anche a fuoristrada ed enduro

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SERRAVALLE – Quale futuro per la pista di motocross realizzata sotto il ponte nuovo che collega Serravalle a Grignasco, dopo i gravi danni causati al tracciato dall’alluvione del 2 e 3 ottobre scorsi. Si è parlato di questo sabato 13 marzo in municipio, nel corso dell’incontro convocato dal Sindaco con i responsabili del Motoclub Neotec, sodalizio che da sempre si occupa della gestione dell’impianto.

«Purtroppo» dice il sindaco Basso «la furia dell’acqua ha spazzato via tutto, proprio quando il gruppo – superati vari ostacoli, anche a livello burocratico, e ottenuta l’omologazione – stava per riaprire la pista. Con il presidente Siam Sannazzaro e William Bonandin, colonna portante del sodalizio, si è cercato di capire cosa si può fare ora in quell’area ed è evidente che a oggi, con gli argini della Sesia ancora da sistemare e senza nemmeno sapere l’entità dei finanziamenti che ci corrisponderanno, diventa impensabile ripristinare l’impianto da motocross com’era prima della piena».

Sottolineando come il sodalizio abbia subito provveduto a bonificare tutta la zona, rimuovendo in parte i detriti trasportati dall’acqua, le tubature dell’impianto idrico e le reti metalliche, il Sindaco esprime soddisfazione nel vedere la determinazione del gruppo che ha manifestato la voglia di continuare comunque l’attività: «L’idea è pertanto quella di recuperare quello spazio, riconosciuto anche dal Piano Regolatore come area per impianti a carattere sportivo, risagomando il tracciato e adibendolo ad attività motoristica nel senso più ampio del termine, riservato cioè non solo alle moto ma anche, ad esempio, ai fuoristrada, all’enduro o per eventuali manifestazioni che non necessitino di un impianto fisso dotato di determinate caratteristiche tecniche. Chiaramente per concretizzare questo obiettivo e mettere in piedi tutto l’iter, bisogna capire bene come muoversi e quali sono le spese di cui, comunque, ci faremmo carico noi come Amministrazione. Il Motoclub Neotec ha sempre creduto in questa struttura, riuscendo negli anni a realizzare degli eventi che hanno creato un indotto con ricadute positive per il paese. Negli ultimi tempi aveva anche omologato l’impianto ottenendo il riconoscimento della Federazione. Pertanto, a fronte anche di questo impegno, come Amministrazione andremo a sostenerli attivamente in questa operazione di ripristino, per evitare che un’area su cui hanno investito risorse ed energie, resti inutilizzata».

Per quanto riguarda, invece, la pista ciclabile, anche questa notevolmente danneggiata dalla piena (è andato distrutto un buon 50% del percorso), i lavori di sistemazione sono iniziati nei giorni scorsi.
«Si tratta di un primo step» prosegue il primo cittadino; «a essere maggiormente compromesso è il tratto che dal ponte della vecchia ferrovia arriva fino all’impianto di motocross: qui è tutto sparito. Si tratta innanzitutto di andare a sgomberare il percorso dai grossi cumuli di detriti che si sono andati ad accatastare a causa della furia dell’acqua per poi concentrarsi sulla ricostruzione della pista. Ad occuparsi dell’intervento sarà la ditta F.lli Paoletto di Valdilana. Al momento abbiamo stanziato circa 10.000 euro; vedremo poi con l’avanzo di amministrazione di recuperare qualche altro fondo. E speriamo, nel frattempo, che anche la natura faccia il suo corso “ripristinando” la vegetazione spontanea, tipica di un ecosistema piuttosto vario e caratteristico. Per effettuare un buon lavoro, dovremo investire complessivamente parecchie risorse ma vogliano restituire alla comunità questo importante percorso da sempre molto utilizzato per “rigenerarsi” in mezzo al verde».

E sempre parlando di danni alluvionali, Basso conclude auspicando che presto sia dalla Regione che dall’Aipo possano arrivare buone notizie circa la possibilità di ottenere dei contributi per il rifacimento degli argini della Sesia, mentre per quel che riguarda la passerella – argomento cardine dell’incontro della scorsa settimana con l’assessore regionale Gabusi – il primo cittadino evidenzia che nei prossimi giorni si recherà negli uffici regionali di Vercelli per portare tutta la documentazione progettuale. E che parallelamente anche il Comune di Grignasco andrà avanti con l’iter per cercare di accedere a una linea di credito per il recupero del manufatto.

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