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Ponte di Romagnano: qualcosa si fa, ma la burocrazia ostacola

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ROMAGNANO SESIA – Sono finalmente partiti i tanto attesi lavori di costruzione del ponte provvisorio sul fiume Sesia, che andrà a sostituire – in attesa della costruzione del collegamento definitivo – quello crollato a ottobre.

In questi giorni si sta procedendo alla costruzione delle fondamenta, e l’arrivo di una terza macchina, oltre alle due già in funzione, porterà a velocizzare le operazioni, con la posa dei micropali. In settimana si è anche conclusa la bonifica in una porzione di terreno sulla sponda gattinarese, e la ditta sta predisponendo i documenti per la richiesta del collaudo al genio militare.

Nel frattempo, il Comune ha inviato una nuova lettera, firmata anche dal Comune di Gattinara, a Ministero Anas e Regione, nella quale è stato nuovamente ribadito: «ci auguriamo che i lavori proseguano speditamente», e «non ci dovranno essere più ritardi, dovuti in particolare a una burocrazia tutta italiana, capace da sola di mettere in ginocchio un intero territorio, e che la data comunicata per la messa in esercizio del ponte sia rispettata o meglio addirittura anticipata, attraverso tutte le iniziative possibili al fine di ridurre il ritardo accumulato per dare anche prima di ottobre il nuovo collegamento».

La posizione dei due Comuni è condivisa dalla Provincia di Novara: il presidente della Provincia di Novara Federico Binatti e i consiglieri Marzia Vicenzi (delegata alla Viabilità) e Ivan De Grandis (Marketing territoriale) hanno effettuato, con il sen. Gaetano Nastri e il sindaco Carini un sopralluogo nell’area del cantiere e tenuto in Municipio a Romagnano una conferenza stampa durante cui hanno chiesto «la costituzione di un tavolo interistituzionale che compia costante monitoraggio della situazione».

«L’obiettivo principale resta quello arrivare in tempi davvero brevi alla costruzione di un’opera definitiva» hanno affermato, ricordando come la Provincia, immediatamente dopo il crollo non abbia mai smesso «di lavorare e intervenire secondo le proprie competenze, sollecitando i doverosi interventi in tutte le sedi competenti».

Unendosi alla richiesta di vedere entro ottobre operativo il nuovo collegamento, gli esponenti provinciali hanno una volta di più evidenziato necessità e urgenza dell’opera per un territorio che non può essere penalizzato da passaggi burocratici dato che «Anas attende, come tutti noi, lo sblocco delle autorizzazioni da parte del Genio militare, dopo la bonifica anti-ordigni bellici, per poter procedere con i lavori».

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