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Processo a Marcantonio, lavori in corso…

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VARALLO – Dopo che l’ultima, in ordine di tempo, piena (pienina, va) del Sesia si è trascinata via l’ennesimo guado, col ponte in legno ancora in fase di restauro, mi son detta: “Ah sicuro ’sta telenovela di Morca troverà spazio per una puntata anche nel Processo al Marcantonio!».

Ho fatto la gnorri e l’ho chiesto direttamente ai due interessati: Giovanni Regis e Christian Pianori da qualche anno lavorano insieme alla stesura del copione. Copione che, per il 2024, è naturalmente pronto: la Premiata Ditta Spronta & Mae anche questa volta ha lasciato decantare il successo dell’ultimo spettacolo, del 2023, per cominciare a dar forma al prossimo già intorno ad aprile. Una prima fase di «osservazione», «ascolto», «registrazione»: di tutto quel che succede in ambito varallino e che potrebbe, per diversi motivi, tradursi in «materia prima» da infilare nella trama.

Spartiacque che segna l’avvio ufficiale del nuovo Processo è «la pizza di agosto»: tradizionale appuntamento di mezza estate durante il quale tra una Margherita e una Quattro Stagioni i due autori si scambiano e confrontano gli appunti presi fino a quel momento e da lì scatenano la vena creativa.
Fase successiva, quindi, l’individuazione dei personaggi (oltre ai fisiologicamente sempre presenti Marcantonio e Cecca), la conversione in testo scritto delle idee già maturate e selezionate e poi l’assegnazione delle parti.

«La prima lettura tutti insieme l’abbiamo già fatta»: dunque la trama è bell’e che decisa, anche se, come sempre, disponibilissima ad accogliere eventuali novità, spunti che il «Quotidiano Varallino» (inteso non come giornale bensì come insieme di accadimenti nella vita sociale cittadina) dovesse proporre. Per esempio, pur essendo l’ossatura del copione appunto già ben strutturata potrebbe a breve aprirsi a suggerimenti (quasi) dell’ultima ora.

Se il titolo dello spettacolo resta ancora nel limbo dell’inspoilerabile, qualche indiscrezione sono riuscita ad averla. Be’, innanzitutto, anche se basta fare due conti calendario alla mano, le date: 14 febbraio mercoledì delle Ceneri (sì, carnevale stracorto, quello del 2024), la «prima», poi sabato 17 la replica e presumibilmente la domenica 25, pomeriggio, l’ultimo appuntamento, come sempre a finalità benefica. Poi, l’ambientazione. A differenza degli ultimi due Processi, nei quali gli attori e anche il corpo di ballo (la cui presenza è confermata: le scintillanti ballerine torneranno a volteggiare sul palco di Sottoriva) si muovevano in un ricostruito plein air, lungo la gettonatissima pista ciclabile o, nell’edizione 2023, tra i banchetti del mercato settimanale, questa volta la scena si svolgerà al coperto, in un ristorante… ed è pure prevista una new entry nel cast: il teatro di carnevale 2024 saluterà l’esordio di Luca Perrone.

Poi, e questa è una domanda destinata a restare inevasa, oltre a qualche risposta interlocutoria di assai difficile interpretazione non sono infatti riuscita a cavargli niente ai miei due intervistati: rivedremo l’inossidabile coppia di amici pensionati Ugo e Pino così tanto amati dal pubblico? Ehhhh, chi lo sa…

«Teniamo come sempre a ringraziare chi ci ha preceduti e ci ha lasciato in dote insegnamenti preziosi ai quali attingere. Grazie a chi ci aiuta e ci supporta in questa avventura, davanti e dietro le quinte, e naturalmente all’affezionato pubblico che sempre ci segue con affetto».

In bocca al lupo e buon lavoro (di rifinitura: da qui a febbraio chissà cosa salterà ancora fuori di interessante per il Processo!) alla Premiata Ditta Spronta & Mae!

 

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