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Profondo cordoglio in Valsesia per la morte di Padre Elia Tonin

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VARALLO – La morte di Padre Elia Tonin ha destato molto cordoglio in Valsesia, perché il religioso era una persona che si era fatta conoscere, apprezzare ed amare. A fronte di un’apparente aspetto burbero, rivelava molta attenzione verso il prossimo e praticava la Carità, quella materiale, ma soprattutto quella morale, soccorrendo le solitudini dell’anima.

Prima di essere chiamato a Roma, dalla sua Congregazione come Educatore del Seminario, nell’ottobre 2003, mi aveva chiamata in convento per donare alla Biblioteca Civica un pregevole volume: “Missale Ambrosianum”, stampato a Milano nel 1712: “Apud Beniamin & Fratres de Sirturis, Impressores Archiepiscopales”. Il volume in folio reca alcune pregevoli incisioni di Gaetano Bianchi: nel frontespizio è impresso xilograficamente lo stemma cardinalizio del Cardinale Giuseppe Archinto, promosso arcivescovo di Milano il 18 maggio 1699. Papa Innocenzo XII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 14 novembre successivo. Il Messale ambrosiano è utilizzato nell’arcidiocesi di Milano di rito ambrosiano: questo libro liturgico contiene tutti i testi necessari, tranne le letture, alla celebrazione della Messa, incluse le rubriche.
Nel 2008 il pregevole volume, rilegato in piena pelle, con nervature dorsali e tagli dorati ed istoriati, era stato smontato e ripulito dalla Bottega Fagnola, Settore Restauro e Legatoria Artistica. Oggi è conservato nella Sala delle Edizioni Rare e di Pregio e, in occasione di particolari festività liturgiche, viene esposto nella vetrina della Biblioteca.

Padre Tonin apparteneva alla Congregazione dei Padri Dottrinari, fondata dal grande predicatore César de Bus (1544-1612), uno dei protagonisti della Riforma Cattolica in terra francese, beatificato da Papa Paolo VI nel 1975 e canonizzato nel maggio di quest’anno. Padre De Bus ebbe come riferimenti San Carlo Borromeo, che conobbe personalmente nel 1583 e i decreti del Concilio di Trento. La Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana fu approvata da Clemente VIII nel 1597. In Biblioteca è consultabile la tesi di Laurea di P. Previtali Battista D.C., discussa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’anno accademico 1961- 62: “L’opera del venerabile Cesare De Bus, 1544–1607”. Lo studioso successivamente pubblicò nelle Edizioni Dottrinari il volume: “Il Beato Cesare de Bus nella testimonianza del P. Antonio Larme”, anch’esso presente in biblioteca, donato da Maria Luisa Burla nel 2010.

In occasione della scomparsa di Padre Tonin è doveroso ricordare la loro opera di Educatori, oltre che di Religiosi. I Padri Dottrinari furono chiamati a Varallo il 30 settembre 1935 da Don Raspino, gestore con Don Belletti del Collegio D’Adda: l’esito della gestione di questi Padri fu tanto lusinghiero che nel 1939 la scuola ottenne la parificazione del corso ginnasiale e in quell’anno furono aperti anche i corsi liceali. Nell’agosto 1942 l’Istituto ottenne il riconoscimento ufficiale del Ministero della Pubblica Istruzione. Il Collegio D’Adda negli anni della guerra arrivò ad ospitare quattrocento studenti e divenne una “palestra di libertà e teatro di attività antifasciste”.
Il Professor Alberto Bossi in un articolo pubblicato sul Monte Rosa del 6 aprile 1985, nel primo decennale della beatificazione del fondatore, volle esprimere riconoscenza ai Padri e ne ricordò alcune “nobilissime figure”, scrivendo di Padre Tonin: “Padre Elia Tonin, rettore della parrocchia di Morondo, umanissimo insegnante di religione nelle nostre scuole medie, uomo così aperto e cordiale da far convergere su di sé grandi simpatie”.

 

Piera Mazzone

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