Attualità
Provincia di Vercelli: 6 milioni per l’edilizia scolastica nel 2019
Finalmente si può tornare a programmare con risorse certe: la positiva valutazione è del presidente della Provincia di Vercelli, Carlo Riva Vercellotti, che ha salutato con un sospiro di sollievo l’arrivo delle risorse stabilite dal Governo con la legge di Bilancio e l’approvazione del nuovo programma triennale delle opere pubbliche dell’ente provinciale. Particolare impulso riceverà il settore dell’edilizia scolastica, che vedrà nel 2019 investimenti per circa 6 milioni di euro in materia di efficientamento energetico, manutenzione, sicurezza e prevenzione incendi. Tre, inoltre, gli interventi diretti per altrettanti Istituti superiori borgosesiani: la Provincia investirà 85.000 euro come quota di sua competenza per il bando sport 2018 da 340.000 euro per l’Itis Lirelli; 44.000 euro saranno impiegati per nuovi serramenti alla stessa scuola; 700.000 euro sono previsti dalla programmazione triennale ministeriale per il Liceo Scientifico «Ferrari», che potrebbe finalmente vedere sanato il suo cronico bisogno di nuove aule.
«Con questi fondi» ha affermato Riva Vercellotti «non abbiamo risolto tutti i problemi e molto ci sarà ancora da fare, ma sono felice di aver dato il mio contributo tramite l’azione svolta nei tavoli con il Governo affinché a Vercelli venisse riconosciuta la possibilità di tornare ad investire sulle nostre scuole».
«La sicurezza scolastica non è uno scherzo» aggiunge il consigliere delegato Gian Mario Morello «e necessita di una programmazione di interventi modulata nel tempo. Nonostante i forti tagli ai trasferimenti e l’incertezza circa il nostro futuro e le nostre competenze, abbiamo continuato a ricercare nuovi canali di finanziamento e a investire le limitate risorse di cui disponevamo per offrire ai nostri ragazzi ambienti sempre più sicuri e adatti alle diverse esigenze. Oggi, finalmente, possiamo tornare a programmare».
Il presidente è soddisfatto dell’iter che ha portato alla definizione degli interventi manutentivi: «Sono convinto che il miglior modo per programmare questo tipo di lavori sia approfondire con chi la scuola la vive perché ci studia o ci lavora tutti i giorni. Per questo abbiamo incontrato i rappresentanti degli studenti e i presidi e, con loro, abbiamo ragionato sulle necessità più urgenti. Finalmente siamo in grado di intervenire per offrire spazi oltre che sicuri, più confortevoli ai nostri ragazzi».
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