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Serravalle, la passerella riaprirà al traffico veicolare

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SERRAVALLE SESIA – Una riapertura non soltanto al traffico ciclopedonale, ma – sia pur con limitazioni – anche al transito veicolare.

L’obiettivo, quello più ambizioso per il futuro della passerella, storico collegamento che unisce Serravalle a Grignasco chiuso dall’ormai lontano novembre 2018, potrà concretizzarsi grazie ai circa 950 mila euro concessi al Comune di Serravalle (675.000 dal Ministero, 275.000 dalla Regione).

La bella notizia che in tanti stavano aspettando è stata ufficializzata durante la conferenza stampa ospitata nel municipio serravallese. Alla riunione hanno preso parte i sindaci Massimo Basso e Katia Bui, i responsabili degli uffici tecnici dei due Comuni, il vicesindaco serravallese Guido Bondonno e l’ing. Andrea Salvioni, che ha redatto il progetto esecutivo di consolidamento e messa in sicurezza.

In apertura di incontro, Basso ha espresso grande soddisfazione nel poter presentare una progettualità «finanziata, cercata e voluta dalle due Amministrazioni che, hanno lavorato in sinergia “portando a casa” un grande risultato, frutto proprio dell’impegno congiunto profuso in questi anni».

Sulla stessa lunghezza d’onda, Bui ha evidenziato come «questo progetto sia la risposta alle tante cose dette e scritte in questo periodo sulla passerella. Le Amministrazioni non avevano alcun interesse a non riaprire il collegamento. Non potevamo, però, farlo contando esclusivamente sulle nostre capacità economiche. Ma abbiamo sempre lavorato per raggiungere questo traguardo e i finanziamenti concessi ne sono la riprova». Ha quindi ringraziato l’Amministrazione di Serravalle per non aver mai mancato di condividere con il «suo» Comune, ogni singolo passo. Ha poi preso la parola Bondonno, elogiato dal sindaco Basso per aver saputo dare energia alla fase progettuale con grande competenza professionale.

Il vicesindaco ha ripercorso l’iter seguito dopo la chiusura della passerella. Ha ricordato come nel 2019 l’Amministrazione abbia presentato un progetto di riqualificazione da 675.000 euro valutato e poi finanziato dal Ministero delle Infrastrutture. «Visto che non era comunque preclusa la possibilità di una riapertura della passerella anche alle auto» ha spiegato «abbiamo concentrato gli studi per arrivare a questo risultato. Passaggio successivo per le due Amministrazioni è stato quindi quello di dare incarico ai tecnici della ditta 4Emme di effettuare le cosiddette prove di carico, i cui risultati ci sono stati resi noti il 30 settembre 2020. Quattro giorni dopo, però, arrivò la grande alluvione che devastò il nostro territorio e ci costrinse a rivedere tutto. L’acqua, infatti, passò sopra all’impalcato del ponte e alle transenne e, pertanto, si sono resi necessari ulteriori sopralluoghi con i tecnici del Settore Opere Pubbliche della Regione. In seguito a questi accertamenti, da Torino sono arrivati i 275.000 euro che, sommati ai 675.000 del Ministero, ci hanno portato ad avere a disposizione quasi un milione di euro».

L’ing. Salvioni è quindi entrato nei dettagli del progetto mirato alla messa in sicurezza del manufatto. «Dal punto di vista strutturale, i dati delle indagini e delle prove di carico effettuati dalla ditta 4Emme e confrontati con quelli rilevati dalla stessa ditta negli anni Novanta, non hanno rilevato un peggioramento delle condizioni strutturali del ponte; il quadrò è rimasto pressoché immutato tanto da non rendere necessario un vero e proprio consolidamento della struttura. Le analisi effettuate con particolari sensori, che hanno consentito di indagare lo stato di conservazione del manufatto, hanno però fatto emergere un diffuso stato di ammaloramento dovuto a distacchi di materiale. Si è quindi proceduto con una puntuale mappatura di ciascuna di queste aree di degrado riscontrata nelle varie campate e in base alla gravità degli ammanchi, sono stati individuati i lavori di risanamento da effettuare. Le armature esposte alla intemperie saranno rivestite avvalendosi di trattamenti specifici. Si procederà alla manutenzione delle travi a cassone maggiormente danneggiate e alla fasciatura con tecniche all’avanguardia che prevedono l’utilizzo della fibra di vetro e di carbonio»

Oggetto d’intervento sarà poi anche il piano viabile con la scarifica della pavimentazione bituminosa esistente, il rifacimento dei giunti e del sistema di smaltimento delle acque, e infine con la stesura di un nuovo manto impermeabilizzante. Per una maggiore sicurezza di pedoni e veicoli è prevista anche la posa di un nuovo parapetto non scavalcabile, con fascia a due onde, ancorato lateralmente alla struttura mediante piastre e tasselli metallici. Saranno aggiunti anche dei nastri di svio in modo che, in caso di eventuale impatto, i veicoli «scivolino» lungo la barriera. Il cordolo sarà risanato e rialzato di circa 10 centimetri per garantire un sufficiente ancoraggio.

L’ing. Salvioni, concentrandosi sui lavori, ha spiegato che per quanto riguarda le sette campate lato Serravalle si potrà procedere operando con una pista in alveo mentre per le cinque lato Grignasco si lavorerà in sicurezza dal piano stradale utilizzando il braccio di un mezzo.
Fin qui il progetto di messa in sicurezza (finanziato con i 675.000 euro del Ministero). I 275.000 euro della Regione serviranno invece per il consolidamento delle pile del manufatto per il quale è stata redatta una progettualità a parte.

«L’intervento» ha aggiunto l’ing. Salvioni «si concentrerà sulle cinque pile lato Grignasco, che sono sempre in erosione e che già erano state consolidate nel 1997 (le sei lato Serravalle, in perenne deposito, non saranno infatti oggetto di lavori). I rilievi effettuati mostrano come le colonne siano stabili ma “nude”, senza cioè più protezioni a causa dell’azione erosiva dell’acqua. Occorrerà, quindi, intervenire ricreando tali protezioni sul contorno delle pile, utilizzando massi ciclopici da legare poi tra loro con barre in acciaio».

Infine si è soffermato sui tempi di realizzazione del doppio intervento. «Abbiamo sessanta giorni a disposizione per ottenere le autorizzazioni e altrettanti per procedere poi all’affidamento dei lavori. Trattandosi di importi onerosi, la gara sarà gestita dalla stazione appaltate della Provincia di Vercelli e quindi i tempi dipendono molto dall’agenda di interventi dell’ente. In ogni modo nel giro di cinque/sei mesi dovrebbe essere resa nota l’impresa vincitrice in modo da partire con i lavori per arrivare a concluderli nei successivi sei/sette mesi. E’ possibile pertanto ipotizzare una riapertura della passerella intorno ad aprile 2023. Oltre al consueto impianto semaforico a garanzia del senso unico alternato e alle limitazioni di peso e altezza, che verranno mantenute, sarà installato un dispositivo a chiamata per i pedoni perché essendo il piano viabile largo due metri e mezzo il passaggio contemporaneo di mezzi e persone a piedi non garantirebbe un adeguato livello di sicurezza».

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