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Soroptimist Club di Valsesia: “Bzzz conosciamo le api” con i bimbi in Biblioteca a Varallo

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VARALLO – Lunedì 12 luglio il Cortile d’Onore della Biblioteca di Varallo ha accolto una settantina di bimbi in età prescolare. Rosanna Salvoldi Prosino, Presidente del Soroptimist Club di Valsesia – organizzatrice dell’incontro, collegato ad un progetto del Soroptimist Internazionale, di sostenibilità ambientale, tema fondamentale per assicurare un futuro “vivibile”  alle nuove generazioni – ha dato il benvenuto a: “Bzzz Conosciamo le api”. Al centro del Cortile l’Associazione Apicoltori della Provincia di Vercelli, presieduta da Roberto Zoia, aveva montato il caratteristico gazebo giallo e preparato l’arnia didattica per mostrare ai bambini la vita di un alveare.

I Bambini della Scuola Materna San Vincenzo, che imitavano le api con le antennine e al polso un grazioso braccialetto a pois gialli, che simboleggiava il polline, hanno cantato e ballato: “Zum, zum, zum, noi apette siam”, mentre i bambini che frequentano la scuola estiva comunale hanno presentato la Canzone dell’Ape Maia.

La giornata è stata riempita dai racconti del personale della Biblioteca, coadiuvato dalla volontaria Federica Rinaldi e dal giovane stagista Alberto Carisio, che si sono trovato a loro agio nel ruolo di affabulatori. Il botanico Mario Soster, che non manca mai quando si tratta di comunicare il rispetto della natura, ha illustrato la ricca mostra con fiori e api, completata da alcune immagini della recente grandinata, che purtroppo ha distrutto orti e giardini, per la violenza con la quale i chicchi di grandine, che talora hanno anche sfiorato le dimensioni di un uovo, si sono abbattuti sulle pianticelle in vegetazione.

“Sono un girovago delle montagne, mi piacciono i fiori e spesso li fotografo, scoprendo universi minuscoli e perfetti”: Soster ha spiegato quali fossero i colori prediletti dalle api e come con la lingula suggano il nettare, che poi verrà trasformato in miele. Arturo Pugno, Presidente Onorario dell’Associazione Pescatori, maestro elementare, ha letteralmente conquistato i bambini raccontando cosa era uscito dalla pancia di una trota di eccezionali dimensioni e rievocando le avventure del Peru Dla Mel, che invitava al silenzio per ascoltare il canto dell’ape regina. Rosangela Canuto e Gabriella Patrucco, Presidente e collaboratrice del Centro Libri Punto d’Incontro, libreria dirimpettaia rispetto alla Biblioteca, hanno allestito un angolo con tanti libri di nuova pubblicazione che parlavano di api, presentandoli in modo accattivante.

Il cuore della mattinata è stato riservato al Presidente degli Apicoltori, Roberto Zoia, che ha saputo trasmettere ai bambini la magia di un mondo in perfetto equilibrio, dove la vita delle api operaie è davvero un soffio, quaranta giorni appena, mentre la regina può vivere fino a cinque anni, assicurando la continuità dell’alveare.

Zoia ha ricordato che è una storia lunga quanto il mondo quella delle api, perché l’uomo preistorico conosceva già il miele e ne era ghiotto: “L’uomo ha costruito delle case per le api, chiamate arnie, all’interno l’ape regina non fa null’altro che produrre uova e viene nutrita con la pappa reale, le api operaie, a seconda dei giorni di vita, ricoprono più ruoli: da spazzine, a nutrici, a ventilatrici per mantenere la temperatura fresca. Ci sono poi le api guardiane e le api bottinatrici, le api ceraiole, che per produrre un chilo di cera hanno bisogno di dieci chili di miele. Il principale nemico delle api è proprio l’uomo, che, con l’inquinamento rende loro la vita impossibile, aggiungendo anche pesticidi e veleni vari”. Cosa succederebbe se scomparissero le api? “Scomparirebbe il gelato al cioccolato, perché il cacao è un frutto che si sviluppa da fiori che sono impollinati dalle api, così come fragole, ciliegie, albicocche, angurie, meloni. Scomparirebbero le bistecche, perché le mucche si nutrono di erba medica, una specie botanica che perpetua la sua vita proprio grazie alle api. Il sovraffollamento in un’arnia si risolve con la sciamatura: la regina vecchia abbandona l’arnia e cerca altrove un luogo dove dar vita ad una nuova famiglia”. Questi concetti, esposti in modo piano e semplice, uniti alle letture, sono stati accolti e recepiti dai bambini, che erano davvero molto attenti e “preoccupati” per l’avvenire delle api.

Al termine della giornata, ad ogni bambino sono stati donati dal Soroptimist due biscotti al miele ed un disegno da colorare, incentrato sulle api e la vita dell’alveare, mentre un vasettino di profumato miele valsesiano è stato offerto dall’Associazione Apicoltori, che era rappresentata anche dalla giovane apicultrice civiaschese Sara Sategna.

La mostra fotografica realizzata da Mario Soster, intitolata: “Api e fiori in Biblioteca” sarà visitabile negli orari di apertura della Biblioteca, suonando il campanello.

Un nuovo appuntamento con le api sarà prossimamente organizzato ad Alagna e certo susciterà l’interesse di grandi e piccini.

 

Piera Mazzone

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