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Ultimo incontro del corso di cucina: “Cibo: gusto e salute”, organizzato da Lilt con l’Istituto Alberghiero

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Ultimo incontro del corso di cucina: “Cibo: gusto e salute”, organizzato da Lilt con l’Istituto Alberghiero

VARALLO – L’ultimo incontro del corso di cucina: “Cibo: gusto e salute”, organizzato dalla Lilt in collaborazione con l’Istituto Alberghiero, si è aperto con i complimenti a Jacopo Germani, studente del V anno di Cucina, che ha vinto il primo premio, Settore Gastronomia, al Concorso Internazionale Caroli Hotels di Gallipoli, cucinando il maialino in green carpet, utilizzando la cottura sous-vide, particolarmente indicata per la cottura delle carni a bassa temperatura, che permette di cuocerle in modo omogeneo e conferisce loro morbidezza e succosità. Dallo chef Diego Giacobino è stata illustrata questa particolare tecnica di cottura, per la quale si può utilizzare il roner – scambiatore di calore, accessorio che viene immerso in un recipiente colmo d’acqua e fa raggiungere al liquido la temperatura desiderata – ma che può anche essere praticata mettendo in cibo in un barattolo di vetro, che andrà immerso nell’acqua bollente per la cottura.

Ultimo incontro del corso di cucina: “Cibo: gusto e salute”, organizzato da Lilt con l’Istituto Alberghiero

L’ultimo incontro ha avuto come ospiti speciali Roberto Zoia Presidente Associazione Apicoltori della Provincia di Vercelli (già Associazione Comprensoriale Apicoltori della Valsesia – Valsessera – fondata il 27/1/1980) e l’apicoltore Claudio Sategna, che hanno presentato le caratteristiche del miele italiano, da preferirsi rispetto a quelli importati da altri paesi, anche extraeuropei, perché la sua produzione e commercializzazione è sottoposta a norme molto severe, che ne garantiscono la qualità. E’ stato ricordato che la cristallizzazione del miele è indice di genuinità e non pregiudica la qualità di un prodotto che non ha scadenza: “Si sono ritrovati vasi di miele nelle tombe egizie ancora commestibili”. Il miele viene venduto così come è prodotto dalle api, non subisce alcuna lavorazione, fa bene, ma non è un medicinale, è una fonte di energia a pronto uso.

Parte il progetto “merenda felice”

Anna Maria Canton ha annunciato che a settembre, presso le Scuole Materne del Comune di Borgosesia, con il nuovo anno scolastico, partirà il progetto “merenda felice”, perché la prevenzione inizia proprio dai bambini: l’Associazione Apicoltori offrirà il miele gratis e, una volta alla settimana, i bambini faranno merenda con pane e miele: “La Lilt investe molto sulla scuola e sull’educazione e ha trovato negli insegnanti un altrettanto valido riscontro”. Roberto Zoia ha portato al corso il miele millefiori di montagna che è stato utilizzato per realizzare dei dolci senza né latte, né burro, né uova. E’ stato ricordato che per dolcificare un tempo nelle nostre zone si utilizzava anche il mosto, cotto a lungo, a bassissima temperatura, ottenendo lo zucchero d’uva.

Un approfondimento sui cibi

A proposito di pulizia e disinfezione, Domenico Manachino ha spiegato che l’alcool non disinfetta, ma fissa i batteri e versato sulle ferite uccide i tessuti, mentre le verdure già pulite in busta, spesso provengono da colture idroponiche e quindi i loro nutritivi sono assai minori. Non secondario tra i contenuti del corso è stato apprendere come abitudini consolidate, in realtà siano deleterie.
Gianluca Di Meglio, docente di alimentazione, ha accennato alle disfagie, frequenti negli anziani, che richiedono cibi dalla consistenza budinosa, che scivolino, e magari anche l’utilizzo degli appositi cucchiai rividi che, stimolando la salivazione, aiutano a deglutire. La crema per le tartellette è stata aromatizzata con spezie tostate: “Passate un attimo sul fuoco perché attraverso il calore sviluppino gli oli essenziali”. La Dirigente Vicario ha parlato dell’origine delle spezie: Isole Molucche e Zanzibar, ricordando che la cannella è la corteccia di rami giovani, mentre la vaniglia è un baccello che ha un solo imenottero che la impollina, presente in alcune isole del Golfo del Messico, quindi al di fuori di quella zona si impollina usando un pennellino. Lo chef ha ricordato che per avere una consistenza setosa e un aspetto molto lucido nelle creme da pasticceria è consigliabile utilizzare l’amido di mais.

Lo chef Giorgio Anselmetti ha proposto ai corsisti un assaggio di caprese con mozzarella vegana e, nell’ultima parte dell’incontro, si è parlato di diete vegane, che escludono tutti i prodotti di origine e di derivazione animale, quindi anche il miele. Di Meglio e Manachino hanno messo in guardia: “A livello di macronutrienti, le proteine nelle diete vegane sono completamente rimosse, ma sostituirle interamente con legumi, o cereali, non è così semplice. Le diete vanno sempre fatte sotto la guida di un medico professionista. La dieta mediterranea è sempre quella più equilibrata che non richiede integratori chimici”.

Al corso non si è mai parlato di dieta, ma di alimentazione corretta, proponendo l’educazione alimentare, per mangiare sano, ma gustoso. Si è parlato anche di mense aziendali, mense scolastiche e dei tempi dedicati al consumo del cibo, argomenti importanti e spesso sottovalutati. E’ stato chiesto ai relatori di esprimere la loro opinione sul digiuno intermittente, Manachino ha rimandato alla regola: “Colazione da re, pranzo da principe, cena da povero: il digiuno terapeutico deve essere seguito da un medico”.
Il corso si è concluso tra la generale soddisfazione di tutti i partecipanti, che hanno apprezzato l’incontro tra la tecnica del cuoco, la conoscenza dei prodotti e del territorio, la storia e la geografia. E’ stato molto piacevole vedere il bel rapporto esistente tra professori e allievi e cogliere la passione che anima i ragazzi nel loro lavoro.

I partecipanti hanno espresso un grande ringraziamento alla Lilt di Vercelli che, attraverso il Fiduciariato di Varallo, ha organizzato il corso, ai docenti dell’Istituto Alberghiero e alla Dirigente che ha partecipato a tutti gli incontri.

 

 

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