Attualità
“Una stanza tutta per sé”: il luogo delle audizioni protette nella stazione dei Carabinieri
La Stazione dei Carabinieri di Borgosesia si “fa bella” grazie all’intervento di ragazzi e docenti dell’Ipsia Magni. Ancora una volta il corso Moda viene coinvolto da un’istituzione locale per realizzare opere di abbellimento e decoro delle pareti. Questa volta si tratta dell’Arma dei Carabinieri che ha inteso così completare un progetto avviato grazie al Soroptimist Valsesia.
L’associazione, guidata dalla presidente Daniela Campra, aveva infatti contribuito a realizzare una stanza da dedicare alle audizioni protette, riservata cioè a donne vittime di violenza, o più in generale a donne che vengono a sporgere una denuncia insieme ai figli piccoli. Realizzati i lavori di sistemazione delle pareti, il locale era stato allestito con arredi, compresi alcuni giochi per i più piccoli, ma soprattutto dotato di un costoso kit per le audizioni.
I muri celesti spogli però non accontentavano il comandante, Maresciallo Antonio Marini, che per quella stanza immaginava un ambiente ancora più accogliente, che riuscisse a mettere il più possibile a proprio agio i fruitori. “E così abbiamo pensato di interpellare l’Ipsia “Magni” chiedendo di proporre dei bozzetti, delle idee per rallegrare le pareti sguarnite – racconta – I disegni sono stati poi vagliati anche dalle responsabili del Soroptimist: oltre che dalla presidente Campra, anche dalla dottoressa Adelia Negri e da Rosanna Prosino”. La scelta è caduta su figure della tradizione locale, in particolare le maschere cittadine, Peru Magunella e Gin Fiammàa, che lunedì 4 marzo hanno fatto visita ai lavori ormai ultimati.
Terminato l’intervento su “Una stanza tutta per sé”, questo il nome evocativo dato al locale per le audizioni protette, la collaborazione con l’Ipsia Magni continuerà spostandosi in altri locali. Al vaglio del Comando Provinciale dell’Arma ci sono infatti i disegni realizzati dagli studenti per abbellire i corridoi e la sala d’attesa della Stazione di Borgosesia. Questa volta i soggetti sono ispirati alla tradizione del Corpo con simboli come la Fiamma, la Lucerna e figure istituzionali.
Coinvolti nel progetto sono gli studenti delle classi seconda e terza Moda, guidati dall’insegnante di disegno Walter Ferrara, di laboratorio Annarita Steni e Anna Novali e dalla referente del corso, Brigida Iuliucci.
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