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Borgosesia: nonostante le difficoltà, l’Isola va avanti e ringrazia

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BORGOSESIA – Per i residenti di via Isola di Sopra e di Sotto resta un ricordo drammatico quello della notte tra venerdì 2 e sabato 3 ottobre: quando, in conseguenza dell’abbondantissima pioggia caduta il canale che costeggia il quartiere è esondato provocando un’enorme quantità di danni e impegnando le forze di soccorso per più di tre giorni per liberare strade e case da fango e acqua. Nonostante siano passate più di due settimane da allora, rimangono ancora molte le persone costrette a vivere e a lavorare in situazioni di disagio: molti residenti nel rione Isola, dalla notte dell’alluvione, non sono più rientrati nelle loro case e, tuttora, sono ospitati da parenti e amici.
Le famiglie che hanno subito i danni maggiori sono state ricollocate in abitazioni temporanee grazie al supporto dell’Amministrazione comunale che ha fornito, gratuitamente, alcuni appartamenti ammobiliati.
Ogni giorno però ciascuno di loro torna tra le sue mura per pulire, sistemare e rimettere a posto ciò che è rimasto, per prendersi cura di ciò che è recuperabile, per poter rientrare al più presto a casa. Altri abitanti continuano, invece, con l’aiuto di familiari e vicini, a portar via fango dalle cantine, dalle taverne e dai cortili che ne sono rimasti letteralmente sommersi; così come si cerca di far asciugare mobili e arredamento dalle case invase dall’acqua. Anche l’Istituto Enaip, con sede in via Isola di Sotto, ha subito molti danni alla struttura e alle apparecchiature in seguito alla penetrazione di una grandissima quantità di acqua e fango nei seminterrati, sede di diversi laboratori. Gli studenti sono già rientrati in aula ma rimangono bloccati, per ora, i corsi di formazione pratici di panificazione, informatica e panificazione per la cui ripartenza si dovrà attendere la rimessa in funzione dei locali. Ma forse, tra i moltissimi danni registrati nel quartiere, è stata l’Industria Grafica Borgosesia a rimanere maggiormente lesa: tutti i macchinari di stampaggio, alcuni anche nuovissimi, con pochi mesi di vita, e il magazzino sono stati completamente danneggiati e rovinati dall’esondazione del canale. Stimare ciò che è andato perduto, in questo caso, non si riduce solamente al costo degli apparecchi per la stampa e del materiale andati distrutti, ma si tratta anche di calcolare le ripercussioni del danno nelle vite dei dipendenti e delle loro famiglie. Con l’azienda ferma, in questi giorni, i dipendenti continuano a lavorare nella sede di Torino e, anche se il trasporto è organizzato e gestito dal titolare, si tratta comunque di una soluzione temporanea, in attesa che si cominci a delineare un profilo più certo circa il futuro dello stabilimento di via Isola di Sopra.
Insomma, la vita nel quartiere Isola va avanti e, forse, non si è mai veramente fermata, ora sarà solo necessario avere pazienza e attendere che vengano stabilite le responsabilità di quanto accaduto; come abbiamo scritto nella scorsa edizione, l’enorme quantità di acqua e fango che ha investito abitazioni e aziende del rione borgosesiano sembra essere stata causata esclusivamente dall’esondazione del canale di derivazione della centrale idroelettrica interna allo stabilimento Zegna che è di proprietà di BasikDue, una ditta cuneese. Per accertare i dettagli dell’episodio, il Comune di Borgosesia ha già incaricato un perito, con lo scopo di compiere misurazioni e analisi e ha istituito un tavolo tecnico per discutere con il proprietario del canale. A causa dell’enorme mole d’acqua contenuta nel canale e della violenza con cui si dirigeva verso la manifattura, nella notte tra il 2 e il 3 ottobre, è crollata parte della struttura in cemento del condotto, fatto che può aver portato alla tracimazione di acqua e fango, poi riversati nel quartiere limitrofo.
Anche se le difficoltà non sono finite, alcuni abitanti dell’Isola hanno voluto riconoscere quanto è stato fatto in loro aiuto e in loro supporto; pertanto pubblichiamo quello che è il pensiero di alcuni di loro: «Sono stati giorni difficili e, nonostante siano ancora molte le cose da aggiustare e da rimettere a posto, siamo consapevoli di essere stati fortunati e aiutati. E, per questo, un grazie, anzi, tanti grazie, vanno detti. Grazie a tutti i volontari, della Protezione Civile provenienti dalle province di Vercelli e Novara, ai Vigili del Fuoco e un particolare ringraziamento a Corrado Busnelli, ispettore provinciale e capo della squadra AIB di Borgosesia. Fin dalle prime luci di sabato mattina, i circa 120 volontari, tra uomini e donne, hanno lavorato senza sosta per prestare soccorso e assistere chi ne aveva più bisogno. Hanno ripulito strade, aspirato l’acqua dalle cantine e dagli appartamenti allagati, hanno aiutato a spostare mobili e a svuotare locali per più di 50 ore di servizio. Ancora una volta, per merito loro, si è avuto conferma che senza le organizzazioni di volontariato il nostro Paese difficilmente riuscirebbe a reggersi in piedi. Grazie all’Amministrazione comunale, al sindaco Paolo Tiramani, al vice sindaco Emanuela Buonanno, agli assessori, in particolare a Fabrizio Bonaccio, Eleonora Guida, e agli assistenti sociali che hanno lavorato duramente per garantire a tutti gli abitanti che hanno subito danni a seguito dell’alluvione tutto il supporto necessario per riprendersi il prima possibile, dimostrando attenzione e cura verso le esigenze di ciascuno. Grazie alla ditta Seso che si è prodigata per rimuovere dalle strade e dai cortili di via Isola di Sopra e di Sotto tutti i rifiuti, mobili e gli oggetti di una vita guastati dall’acqua e dal fango. Grazie anche a tutte le persone, concittadini, amici, parenti che liberamente hanno scelto di impiegare qualche ora del proprio tempo per aiutare gli abitanti dell’Isola; la solidarietà dimostrata sarà sicuramente un ricordo felice, nella difficile circostanza attraversata. Grazie anche a chi, in questi giorni, ha manifestato la propria vicinanza offrendo vestiti, mobili e servizi di ogni tipo alle famiglie e alle persone che si sono ritrovate più in difficoltà. Grazie, infine, a tutti gli “isolani” che, ancora una volta si sono dimostrati forti, collaborativi e propositivi, diventando, anche in questa situazione, esempio di buon vicinato e di generosità».

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