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L’istituto professionale “G. Magni” si prepara a “Il ’900… essere all’avanguardia: la creatività in passerella”

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L'istituto professionale “G. Magni” si prepara a “Il ’900… essere all’avanguardia: la creatività in passerella”

BORGOSESIA – Conto alla rovescia per il grande spettacolo “Il ’900… essere all’avanguardia: la creatività in passerella” che vedrà l’Istituto professionale “G. Magni” salire sul palco.

L’istituto professionale “G. Magni” si prepara a “Il ’900… essere all’avanguardia: la creatività in passerella”

Sabato 11 maggio il teatro Pro loco di Borgosesia ospiterà la sfilata dal titolo “Il ’900… essere all’avanguardia: la creatività in passerella”. L’accoglienza è prevista dalle 19.30, l’inizio dell’evento sarà invece alle ore 20.
Il progetto, cui la scuola sta lavorando a ritmo serrato ormai da inizio anno scolastico, si pone il duplice obiettivo di presentare al pubblico gli indirizzi di studio che ne caratterizzano l’offerta formativa – tutti i corsi sono infatti stati coinvolti a vario titolo – ma anche di stimolare la creatività e le abilità manuali degli studenti calati nella realizzazione di uno spettacolo a 360 gradi, dal backstage al frontstage.
Come si evince dal titolo, la sfilata sarà incentrata sulla storia del costume e della moda del Novecento raccontata attraverso gli abiti di alcuni degli stilisti più rappresentativi. Si partirà da inizio secolo con gli abiti ispirati a Frida Kahlo, l’unica artista non stilista in passerella, a simboleggiare la donna in una delle sue espressioni più forti e distintive, simbolo di coraggio e resilienza nella sofferenza, e a Mariano Fortuny, l’inventore dell’abito plissettato, emblema di eleganza, raffinatezza e stile. Si proseguirà con le creazioni ispirate all’anticonformismo dell’innovativo Ernesto Thayaht, padre della tuta, e il surrealismo rivoluzionario di Elsa Schiaparelli. La terza parte sarà aperta da un nome del territorio, Francesco Ilorini, fondatore del marchio Lanerie Agnona di Borgosesia, seguito dai capi ispirati all’abito scultoreo di Roberto Capucci. Si chiuderà toccando gli anni Settanta con l’iconico stile punk di Vivienne Westwood.

In tutto sfileranno un’ottantina di creazioni indossate da ragazze e ragazzi del corso Moda che, oltre ad avere il ruolo di modelli, hanno realizzato fisicamente i capi dell’evento, impegnati nelle ore curricolari del mattino ma anche in tanti pomeriggi trascorsi in aula per portare a termine la collezione. A coadiuvarli i docenti del corso Moda, in primis la referente Elisabetta Scotti, cui si deve l’idea iniziale e la fase di progettazione dei contenuti, affiancata dalla prof.ssa Silvia Remondino per la progettazione delle scenografie, e i docenti di laboratorio e disegno Lorenzo Lanfossi, Laura Maestroni, Lucy Minieri, Anna Novali e Daria Piro; infine, per la parte burocratica il collaboratore del dirigente scolastico, Marco Porzio.
Come detto, però, tutti i corsi del Professionale sono stati coinvolti. Insegnanti e studenti dell’indirizzo Meccanica hanno realizzato gli accessori che verranno indossati con gli abiti, il corso legno si è occupato delle scenografie, il corso elettrici ha pensato alle luci. Alla scelta delle musiche, invece, ancora la prof.ssa Scotti e il prof. Emanuel Trotto di tecnologia tessile. Collaborano infine l’associazione Incontra la danza di Daniela Greppi e Hairstyle Cristina per le acconciature.

La serata, che ha il patrocinio del Comune di Borgosesia e sarà a ingresso libero, sarà trasmessa in diretta social e riserverà alcune sorprese, tra cui intermezzi musicali dal vivo.
“Questo evento – dichiara il dirigente scolastico, Carmelo Profetto – sarà l’esito di un lavoro di gruppo svolto con passione, entusiasmo e professionalità che ha coinvolto, motivato e gratificato numerose studentesse e studenti. La sfilata celebrerà, tramite la storia della moda, il mondo femminile ma anche l’impegno, la perseveranza e la cultura del lavoro svolto ‘insieme’, con gli altri, e come dimensione ideale per apprendere quelle competenze funzionali per il successo formativo che, soprattutto nell’istruzione professionale, spesso si traduce in riscatto personale e sociale”.

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