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Il ponte «della ballerina»: un progetto da tre milioni e mezzo di euro

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VARALLO  – Durante l’ultimo Consiglio comunale l’assemblea aveva approvato, tra l’altro, il Piano triennale delle opere pubbliche. Nel quale «una delle novità più corpose e rilevanti» dice il vice sindaco arch. Pietro Bondetti «è quella della ricostruzione, dopo tanti anni, del cosiddetto “ponte della ballerina”, perché appunto un po’ basculante, di collegamento tra località Scopelle, all’uscita nord di Varallo, e sponda destra Sesia».

Già anni indietro, mi ha raccontato Bondetti, esisteva un ponte in legno, esclusivamente pedonale, che permetteva di raggiungere la parte opposta, «dove c’è un bel piano e anche alcune case. Quella prima struttura, a seguito delle alluvioni che in passato avevano colpito la Valsesia, era andata distrutta. Restava visibile ancora soltanto un pilone, e la piena di ottobre 2020 ha portato via anche quello».

«La nostra intenzione, mettendo a bilancio quest’opera, che sarà chiaramente carrabile», prosegue il vice sindaco di Varallo, «è quella di mettere a disposizione un ponte che in futuro possa sostituire quello vecchio di Morca, sul quale continuare transitare con mezzi di piccole dimensioni e leggeri e naturalmente a piedi. I veicoli pesanti, di soccorso, di pronto intervento passerebbero sull’altro. Il cui progetto comprende anche la realizzazione della strada che si congiungerà a quella attuale verso la frazione varallese, più o meno all’altezza della fontana».

Bondetti ha poi fatto un veloce excursus storico, e mi ha ricordato come, ancora prima che fosse costruito il ponte di Morc,  fosse attiva una sorta di teleferica che «traghettava» al di là del fiume.
«Negli anni, sono stati presi in considerazione altri progetti come quello, per esempio» aggiunge il vice sindaco, «dell’Amministrazione Pitto, immediatamente prima che si insediasse sindaco Gianluca Buonanno, di costruire un secondo ponte, ad alleggerimento di quello pensile in legno, proprio a lato di quello vecchio. Nei programmi del Comune, quello di vendere Villa Becchi per finanziare l’edificazione della nuova struttura a Morca. Nel 2002, abbiamo preso in mano il tutto, decidendo di tenere Villa Becchi, quattro anni dopo convertita in piscina e centro benessere, e ristrutturare il vecchio ponte. Oggi, questo innovativo progetto, per il quale verrà redatto uno studio di fattibilità, che permetterà al ponte pensile “di tirare il fiato” e che, realizzato a una congrua distanza, non correrà il rischio di impattare negativamente con l’ambiente paesaggistico».

1 Commento

1 Commento

  1. Luigi martinoia

    6 Febbraio 2021 at 19:11

    Veramente dispiaciuto per la scomparsa dell’ex primo cittadino di Boccioleto la cui umanità ha lasciato un solco indelebile nel mio animo Luigi martinoia

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