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Istituto Lancia, da settembre al via il modello Dada

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BORGOSESIA – Da settembre saranno gli studenti a cambiare aula in base alle lezioni e non più i docenti. Cambio di rotta all’istituto Lancia di Borgosesia dove si è deciso di dare una nuova interpretazione agli ambienti di apprendimento: gli spazi infatti non saranno più destinati alla singola classe, con alunni che vi entrano alle 8 di mattina e, al netto degli spostamenti in laboratorio o palestra, ne escono alle 14.30; dal prossimo anno quegli stessi spazi saranno dedicati alle diverse materie di insegnamento con aule esclusive per italiano e storia, inglese, matematica e così via.

Si tratta di un’impostazione ampiamente diffusa in vari Paesi europei ed extraeuropei che oggi in Italia è resa possibile anche dai fondi destinati dal PNRR all’innovazione tecnologica. A sostegno della scelta effettuata dal Lancia c’è più di un vantaggio messo in evidenza da chi questo modello l’ha studiato e sperimentato. Innanzitutto un aumento del livello di attenzione degli studenti che, muovendosi a ogni cambio ora, si distraggono, stemperano eventuali ansie o tensioni e sono poi pronti a seguire la lezione con maggiore concentrazione.

Gli ambienti di lavoro saranno inoltre più confortevoli poiché potranno essere abbelliti e attrezzati a seconda delle necessità delle singole discipline. Nello stesso tempo ci si aspetta maggiore rispetto da parte degli studenti che dovranno lasciare l’aula come l’hanno trovata per i compagni che verranno dopo.

Dal punto di vista didattico poi ci sarà una riduzione dei tempi morti e un maggior utilizzo di attrezzature laboratoriali: non dovendosi spostare continuamente, il docente aspetta in aula gli studenti e nel frattempo compila il registro, predispone il setting operativo con conseguente esponenziale aumento di utilizzo di attrezzature e dispositivi che egli può stabilmente conservare nel proprio ambiente di lavoro, senza la necessità di richiederli ogni volta e riconsegnarli. Ove disponibile, il docente potrà inoltre utilizzare il proprio ambiente anche oltre il proprio orario di lezione. Condividendo, poi, fisicamente gli ambienti di apprendimento i docenti sono più portati a collaborare, a coordinarsi nello sviluppo della progettazione didattica di dipartimento o asse, a condividere idee e soluzioni funzionali all’innalzamento della qualità del lavoro. Il tutto si auspica porterà al graduale passaggio da una metodologia di insegnamento frontale a quella laboratoriale.

Il modello DADA, come viene definito, verrà adottato in entrambi i plessi dell’Istituto Lancia – ITT Lirelli e IPIA Magni – e per tutte le classi. Farà eccezione solo la Scuola Barolo a Varallo che al momento consta di sole due classi. Da aprile si intensificheranni i lavori di sistemazione delle aule con ritinteggiatura e personalizzazione degli ambienti. Quindi si passerà agli arredi che gradualmente saranno acquistati, a partire dagli armadietti personalizzati in cui gli alunni all’ingresso riporranno le proprie cose prima di dirigersi nell’ambiente dove si terrà la loro lezione.

Intanto nel plesso Ipsia in via Marconi sono iniziati i lavori di abbellimento dei corridoi del piano terra, già avviati negli anni scorsi con il progetto Fai anche tu in cui sono gli studenti in prima persona a prendere in mano i pennelli ed eseguire gli interventi.
Sempre nel piano terra dell’Ipsia, grazie all’intervento a titolo gratuito di un’azienda, è stato messo in esposizione un antico tornio non più funzionante ma sicuramente come uno tra i tanti simboli identitari della mission che, nella storia, la scuola ha avuto nel territorio.

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