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Nuova biblioteca comunale a Pray

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La comunità prayese ha accolto l’invito dell’Amministrazione presentandosi numerosa all’inaugurazione della nuova biblioteca comunale, spostata dalla Scuola media presso i locali dell’ex Asilo nido, in via Roma 1.
Una partecipazione, andata forse al di là anche delle più rosee aspettative, come dimostrato dalle panche aggiunte all’ultimo momento, proprio per permettere a tutti i presenti di ascoltare, comodamente seduti, le parole del Sindaco e gli interventi dei tre autori valsesserini – Tiziano Bozio Madè, Alessandro Orsi e Marcello Vaudano – ospiti dell’iniziativa.
Gli onori di casa li ha fatti il primo cittadino, Gian Matteo Passuello, spiegando come, con il trasferimento della biblioteca in questi spazi, si manterrà in vita uno stabile che altrimenti, dopo l’apertura del nuovo Nido, sarebbe rimasto inutilizzato: «Ora l’auspicio» ha detto «è che questo luogo possa diventare un centro d’incontro, un posto “vivo”, di ritrovo e socializzazione. Già diverse donne si ritrovano abitualmente per cucire. Sarebbe bello andare in questa direzione e che anche le scuole usufruissero dei locali per lavori e ricerche».
Passuello si è quindi soffermato a ringraziare le addette della biblioteca, «hanno fatto un lavoro encomiabile», e i tanti volontari che, insieme all’Amministrazione comunale, si sono mobilitati per spostare i volumi, schedarli e posizionarli, per montare gli scaffali. «I libri erano davvero tanti, nella vecchia biblioteca non potevano nemmeno essere tutti esposti. Li abbiamo sistemati in casse per il filato e poi sposati con la gru, per non allungare troppo i tempi. Un lavoro impegnativo che ha coinvolto tanta gente a cui oggi va un enorme grazie; tutti insieme abbiamo realizzato qualcosa di veramente importante, ma se è bello avere una biblioteca così, ora bisogna anche farla vivere e vedervi così tanti qui oggi è sicuramente un buon punto di partenza».
La nuova biblioteca contiene oltre 11.000 volumi che, grazie agli ampi locali a disposizione, hanno potuto essere sistemati in maniera più funzionale: sono stati suddivisi per categorie e collocati in ordine alfabetico; una sala è dedicata ai libri di autori locali. Inoltre sono stati ricavati degli spazi destinati alla lettura, un’area per bambini e ragazzi. E c’è anche una sala, con una grande tavolo al centro che ospita i numerosi volumi lasciati alla comunità dal dott. Giancarlo Zignone, nei suoi ultimi giorni di vita. Una collezione che spazia da romanzi classici a volumi specialistici dedicati, ad esempio, alla storia antica o all’anticomunismo sovietico; libri di grande pregio che rendono questa raccolta ancora più preziosa.
Il microfono è quindi passato agli autori i quali, più che soffermarsi sui loro ultimi lavori, hanno parlato «ad ampio raggio» di libri e di cultura.

Bozio Madè ha raccontato, orgoglioso, di come a Coggiola la biblioteca sia ora gestita da un gruppo di giovani che ha anche già messo in piedi diverse serate a tema con notevole successo; quindi il libro anche come «cornice» a occasioni di incontro. Orsi ha auspicato che la biblioteca possa diventare un luogo di socializzazione e promozione culturale, riavvicinando i ragazzi alla lettura e stimolandoli a riprendere in mano i libri, una battaglia, questa, fondamentale perché «il libro è il simbolo di cultura e in Italia ne abbiamo un disperato bisogno».
Vaudano, infine, si è soffermato sull’attività portata avanti dal DocBi, una presenza culturale attiva in un territorio sempre più depresso, che testimonia la voglia comunque di esserci e un senso di appartenenza a questa valle. Nel ricordare le ultime iniziative organizzate alla Fabbrica della Ruota, ha evidenziato come accanto al libro oggi ci siano anche altri strumenti per «fare cultura»: dalle mostre, agli spettacoli teatrali ai supporti interattivi a cui non si può non non fare riferimento. Emozionato, ha quindi ricordato gli ultimi incontri con il dott. Zignone, medico di tanti prayesi: «Lui» ha detto «era un cultore del libro. Ne aveva tantissimi e di grande pregio che ha voluto donare alla biblioteca di Pray perché la sua volontà era di continuare a esserci in questa comunità dove ha lungo vissuto. Oggi questo suo desiderio è stato realizzato».
Vaudano ha infine sottolineato che l’aver chiamato per l’inaugurazione tre «voci» che rappresentano tre diverse comunità della Valsessera – Pray, Coggiola e Crevacuore – sia stato anche un modo per evidenziare l’importanza di stare uniti, di «fare rete», di andare avanti insieme. «Vorrei che la Valsessera trovasse nuova forza nella coesione e nella solidarietà. E Paolo Chioso, sempre pronto ad aiutare gli altri, è il simbolo di tutto questo». Gli ha fatto eco Passuello, evidenziando la necessità, per altro, già manifestata in varie occasioni, di «fare squadra» con i Comuni vicini: «Siamo sempre meno, il rapporto è di una nascita e cinque decessi; bisogna rendersene conto e riorganizzarsi tutti insieme senza perdere altro tempo». Lasciata la parola al pubblico, è intervenuto il sindaco di Guardabosone, Claudio Zaninetti, manifestando apprezzamenti per i tre autori valsesserini e per sottolineare come, fino a oggi, l’unico che ha veramente fatto l’unione della Valsessera sia stato Paolo Chioso: «Noi amministratori siamo ancora un po’ indietro da questo punto di vista».
E infine è stato il turno proprio dello stesso Chioso che ha raccontato del progetto che l’Auser, in collaborazione con la Zattera, la Caritas e lo Spi CGIL (Sindacato Pensionati Italiani), principali sodalizi che in valle si occupano di sociale, ha intenzione di concretizzare proprio nei locali della nuova biblioteca: «L’idea è di organizzare degli incontri curati da medici con diverse specializzazioni dedicati alle problematiche maggiormente diffuse tra le persone anziane. I dottori – ci hanno già dato la disponibilità in cinque, alcuni dei quali in pensione – sarebbero a disposizione tra l’altro anche per dare informazioni e consigli agli anziani, per risolvere dubbi legati a visite specialistiche o esami, per visionare analisi; insomma, per venire loro incontro attenuando ansie e preoccupazioni».
Conclusi gli interventi, le bibliotecarie – Orietta Tonso, Ileana Baravaglio, Luisella Di Venoso e Carmen Regalli – hanno accompagnato gli intervenuti a «scoprire» i nuovi spazi. Per tutti, infine, un gustoso apericena offerto dal Comune.
La biblioteca è aperta il martedì e il giovedì dalle 15,30 alle 17,30.

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