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Serravalle: accordo fra il Comune e l’Aib

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Ufficializzare un’importante e preziosa collaborazione nata ormai diversi anni fa. Con questo intento è stato siglato nella mattinata di sabato 20 marzo  in sala consiliare un accordo tra il Comune e l’Associazione dei volontari di Protezione Civile – AIB di Serravalle.
Una convenzione di dieci articoli, di durata quadriennale (con possibilità di rinnovo), che mette «nero su bianco» l’intenzione dell’Amministrazione di avvalersi della collaborazione di questo sodalizio per tutte le attività di prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza causata da eventi calamitosi sia di origine naturale che antropica (alluvioni, grandi nevicate, incendi, crolli di edifici…), nonché per iniziative di carattere umanitario e per l’attuazione dei piani di sicurezza in occasione di manifestazioni che prevedono una cospicua presenza di persone.
L’accordo stabilisce inoltre gli impegni dell’associazione e dell’Amministrazione, gli ambiti di attività, le modalità di intervento, nonché i «termini» per l’erogazione annuale da parte del Comune di un contributo con importo da stabilirsi, quale rimborso spese sostenute per le attività e il funzionamento del sodalizio.
Gli onori di casa li ha fatti il sindaco, Massimo Basso, rivolgendo innanzitutto parole di stima a Stefano Depentor, «che da tanti anni rappresenta l’Aib serravallese in modo serio e rispettoso»: «La collaborazione con questo sodalizio è nata tempo fa; già nel corso di un mio precedente mandato avevamo messo a disposizione dell’associazione dei locali da adibire a sede. Questi volontari si sono infatti da subito dimostrati risorse preziose per la comunità. E lo hanno confermato in occasione del grande incendio che ha colpito il nostro territorio a fine marzo. Pur già nutrendo grande fiducia nella squadra, devo dire che, durante l’emergenza, mi hanno positivamente colpito e sorpreso la professionalità, l’impegno e la dedizione di tutti questi volontari e di Stefano in particolare. Sono stati veramente eccezionali, dando prova di grande altruismo, un bellissimo esempio di volontariato».
Basso ha quindi evidenziato come, insieme alla squadra Aib, si siano già presi i contatti con l’assessore regionale alla Protezione Civile, Alberto Valmaggia (venuto sul posto durante l’incendio) e con gli uffici preposti per ragionare sul futuro, anticipando l’intenzione di chiedere l’appoggio anche dell’onorevole del nostro territorio, Paolo Tiramani: «Il rogo ha fatto emergere quanto la scarsa manutenzione di strade boschive, piste tagliafuoco e sentieri, possa essere pericolosa. Bisogna pertanto capire come poter intervenire per garantire opere di prevenzione attraverso un monitoraggio costante del nostro territorio».
Annunciando il proposito di acquistare entro l’anno un mezzo idoneo da destinare alla squadra locale di Protezione civile per permetterle di controllare in sicurezza i boschi e le colline nell’interesse della comunità, ha quindi ringraziato anche il vicesindaco nonché assessore alla Protezione civile Guido Bondonno, e il consigliere delegato Claudio Mazzone, per l’impegno profuso in questi mesi sia in termini di contatti con la squadra AIB sia di «azioni di monitoraggio» sul territorio.
E’ intervenuto quindi lo stesso Mazzone per spiegare come da tempo si stia lavorando a questa convenzione: «Abbiamo la fortuna di avere a Serravalle un gruppo di persone serie, dei veri professionisti oltre che degli amici. Durante l’incendio li abbiamo visti all’opera: si sono prodigati ben oltre quello che ci si sarebbe potuti aspettare, tralasciando per giorni affetti e attività professionali. Un grazie dunque di cuore a tutti loro. Questo accordo va proprio nell’ottica di rendere ufficiale una collaborazione importante per tutto il paese». Ha quindi esteso i ringraziamenti anche a Vigili del Fuoco, ai Carabinieri, ai Vigili urbani, ai Forestali e a tutti coloro che sono intervenuti nell’emergenza.
Anche l’assessore Marilena Carmagnola ha evidenziato la professionalità delle tante persone intervenute per domare l’incendio, dimostrata anche dall’assenza di attività di Pronto Soccorso. Le ha fatto eco Bondonno. «Vista la criticità e la situazione estrema che ha portato addirittura all’evacuazione per due notti di una trentina di persone, se si è riusciti a evitare incidenti, infortuni, a impedire che il fuoco raggiungesse i fabbricati residenziali, il merito è della bravura di questi operatori».
Infine ha preso la parola Stefano Depentor ringraziando innanzitutto l’Amministrazione per «il pieno appoggio e la piena fiducia concessi. Ci impegneremo sempre al massimo per salvaguardare il nostro territorio. Anche ieri, nonostante il lavoro, eravamo tutti presenti a Cellio per domare un nuovo incendio. E così faremo in futuro». Ha quindi rivolto un grazie a tutta la squadra, a tutti i volontari piemontesi intervenuti durante l’emergenza e ai cittadini di Serravalle.

Conclusi gli interventi, si è passati alla firma dell’accordo. Quindi Basso ha annunciato che venerdì 10 maggio l’Amministrazione comunale, in segno di gratitudine e di ringraziamento per il lavoro svolto durante le operazioni di spegnimento dell’incendio e di bonifica, offrirà una cena a tutti i volontari Aib e a quelli di Protezione civile intervenuti. Il momento conviviale, organizzato in collaborazione con il Comitato Benefico Bornatese – che dal primo giorno, e ininterrottamente per tutta la durata dell’incendio, si è attivato per supportare concretamente il personale impegnato sulla linea del fuoco – sarà ospitato presso il Palalanternun di Bornate: invitati anche l’assessore regionale Valmaggia, gli ispettori regionale Alfonso Curella e Nicola Caldera, e naturalmente l’ispettore provinciale Corrado Busnelli che ha avuto un ruolo di primo piano in tutte le operazioni.

«La calamità che ha colpito il nostro territorio» ha concluso il primo cittadino «pur nella sua tragicità ha fatto emergere una volta di più quanto nel nostro Paese il volontariato abbia un ruolo fondamentale. Tutte queste persone hanno svolto un grande lavoro, non dovuto, sono state un lodevole esempio di collaborazione, coordinamento operativo ed efficacia. La responsabilità che hanno saputo assumersi è stata enorme. Anche la stessa comunità si è fatta parte attiva, dando prova di grande vicinanza e generosità. Singoli cittadini ma anche strutture recettive che, quando hanno saputo che eravamo stati costretti a evacuare una trentina di persone, si sono rese disponibili a ospitarle. Addirittura si era fatta avanti una struttura di accoglienza di Carcoforo mettendo a disposizione delle camere a costo zero. Uno spirito di solidarietà che fa capire che non tutto è perduto e che vale ancora la pena crederci, impegnarsi e andare avanti. Insieme».

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