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«Parco Magni? Un contesto sicuro e presidiato: portate pure i vostri figli e nipoti a giocare»

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Il Parco Magni di Borgosesia è un contesto assolutamente sicuro e presidiato, dove si possono tranquillamente portare i propri figli e nipoti a giocare senza alcun timore»: il messaggio arriva da Eleonora Guida, assessore del Comune di Borgosesia con delega al Parco, che intende rassicurare i borgosesiani dopo un episodio che nei giorni scorsi aveva allarmato la popolazione e anche il Comune. La preoccupazione era scaturita dal post di una mamma, che sui social nei giorni scorsi aveva messo in guardia genitori e nonni della città: «Fate attenzione quando siete al Parco, gira un ragazzino con uno skateboard che con la scusa di insegnare alle bambine a usarlo, chiede loro di andare “in posti dove nessuno ci può vedere“»”. Non perdete i vostri figli di vista».
Una segnalazione che aveva allarmato anche l’assessore Guida, che subito si è attivata per comprendere cosa fosse successo: «Ho invitato in Comune la segnalatrice, gli assistenti sociali, i gestori del parco e il Comandante della Polizia Municipale» spiega Eleonora Guida «per valutare tutti gli aspetti della vicenda e prendere eventualmente contromisure. L’incontro ha fatto emergere una realtà diversa da quella che si era profilata inizialmente: a mente fredda, la mamma ha valutato gli eventi in altro modo, dicendo di aver ingigantito l’episodio, che in realtà non aveva la connotazione che poteva apparire dal post».
Ma cosa era successo?
Due bambine di circa 10 anni che giocavano sono state invitate da un ragazzino coetaneo a spostarsi in un’area meno frequentata dai passanti per poter provare lo skateboard, un invito probabilmente frainteso dalle ragazzine e conseguentemente anche dalle mamme: «La signora, durante il colloquio, ha valutato di essersi preoccupata più del dovuto» dice ancora l’assessore Guida. «Il suo atteggiamento è del tutto comprensibile, visti tanti fatti che accadono nel mondo e ci vengono quotidianamente raccontati dalle cronache, ma voglio assolutamente tranquillizzare tutti: il ragazzino è stato identificato dagli assistenti sociali, che si preoccuperanno di spiegargli che occorre ponderare bene le proprie azioni, perché certi atteggiamenti possono essere mal interpretati e generare situazioni complicate come quella che si è venuta a creare».
La vicenda si conclude dunque in modo positivo, e l’assessore Eleonora Guida ribadisce che il Parco Magni è un’area assolutamente sicura: «Come abbiamo concordato con i gestori, il Parco è controllato per tutto l’arco della giornata e i bambini, ovviamente sempre accompagnati da genitori o nonni, non corrono rischi. Abbiamo predisposto la presenza di un custode, ci sono telecamere agli ingressi e non esistono “zone d’ombra” perché, proprio in virtù della fruizione sicura da parte dei bambini, sono stati eliminati arbusti e cespugli che potessero celare la vista: andateci dunque in tutta tranquillità!».

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