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Federico Malagutti porta in America la scherma storica italiana

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BORGOSESIA – Per l’architettura c’è il Salone del Mobile di Milano, per la moda la Settimana di New York, per il cinema il Festival di Cannes.

Per la scherma storica c’è invece il Western Martial Art Workshop che quest’anno si è tenuto a Chicago negli ultimi giorni di settembre. Si tratta, letteralmente, di un seminario dedicato alle arti marziali occidentali, ma in realtà altro non è che il più grande evento al mondo che riunisce tutti i maggiori esperti, tra maestri, scrittori e storici che per lavoro o passione si dedicano allo studio e alla pratica delle discipline di epoca medievale e rinascimentale, ciascuno secondo la propria tradizione.

La manifestazione si tiene ogni due anni e, nel settore, nutre un grande prestigio tanto da richiamare decine e decine di appassionati provenienti principalmente dall’America, fatta qualche eccezione per qualche rappresentante del Vecchio Continente. Tra loro, quest’anno, c’è stato anche Federico Malagutti, uno dei quattro europei nonché l’unico italiano invitato a partecipare come istruttore a tutti e cinque i giorni di seminario.

Di lui abbiamo raccontato diverse volte in questi anni: è un maestro di scherma medievale e titolare dell’ASD «Fior di Battaglia» che a Borgosesia si riunisce settimanalmente per allenamenti e pratica. E, a oggi, è anche uno dei maggiori interpreti delle tecniche del maestro d’arme toscano Fiore de’ Liberi, tanto da essere spesso chiamato a tenere classi in giro per l’Italia e per l’Europa e ora anche in America:

«Quando ho iniziato a studiare e praticare la scherma storica, più di dieci anni fa ormai» racconta Federico «non mi sarei mai aspettato di riuscire, un giorno, a partecipare al seminario americano, anche solo come allievo, perché, chi è nel settore lo sa, questo è decisamente l’evento più importante al mondo. Quindi quando questa primavera mi hanno contattato per invitarmi a tenere delle lezioni a Chicago è stato come l’avverarsi di un sogno e, chiaramente, un grande onore per me, che vengo da un ambiente ben diverso. ma che porto avanti con impegno quello che è diventato un lavoro a tempo pieno».

E il contesto di questo seminario è sicuramente molto particolare perché si colloca a metà strada tra quella che potrebbe sembrare una rievocazione storica, con tanto di mostra di armi e armature antiche o comunque fedeli riproduzioni, tra una palestra vera e propria dove esercitarsi e seguire corsi pratici, tirare di scherma insomma, e una conferenza internazionale dedicata alla storia di un determinato periodo. E Federico conferma tutto ciò: «In realtà è anche molto di più: ci sono cene a tema, presentazione di libri, mostre. Certo qui si entra nel campo dei veri appassionati, ma che in un certo senso sono quelli che contribuiscono a mantenere attiva la ricerca storica su un’epoca molto precisa di cui ancora oggi si sa poco.

Non è raro, infatti, che gli stessi storici di professione si rivolgano a noi, che accademici non siamo, per avere un aiuto nella stesura di un saggio o nella catalogazione di armi e oggetti d’epoca. Questo è un aspetto che mi piace molto del mio lavoro e che ne fa aumentare notevolmente il valore, agli occhi anche di chi magari non conosce la scherma a livello pratico». Se vi interessa approfondire l’argomento, c’è un video racconto della sua esperienza oltreoceano caricato sul seguitissimo canale Youtube di Federico.

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